Nell'access prime time di Rai 1, "Affari Tuoi" è tornato con una veste nuova e più moderna, guidato dall'esperto conduttore Amadeus. L'episodio che ha attirato l'attenzione di tutti è avvenuto il 27 settembre, quando quasi quattro milioni di spettatori si sono sintonizzati per il celebre "gioco dei pacchi". In questa occasione, uno spettatore ha rubato la scena in modo inaspettato.
Mentre i due concorrenti stavano riflettendo sulla possibilità di cambiare i loro pacchi, l'assistente di studio ha improvvisamente interrotto la registrazione rivolgendosi a un signore in platea: "Hai la pancia de fori, camicia blu". Questa dichiarazione ha gettato un velo di imbarazzo sul Teatro delle Vittorie, ma la reazione del pubblico è stata tutt'altro che seria. Le risate hanno riempito lo studio, e Amadeus stesso ha gestito la situazione con il suo caratteristico mix di simpatia e ironia. "Lascialo lì, ha la panza de fori, lasciagli la panza de fori", ha scherzato il conduttore, suscitando ulteriori sorrisi tra il pubblico.
Amadeus ha poi annunciato che l'incidente sarebbe andato in onda senza alcun taglio, sottolineando l'importanza di mostrare agli spettatori ciò che accadeva in diretta. Ha anche chiesto il nome dello spettatore in questione, Enrico, e lo ha rassicurato con gentilezza: "Stai sereno, rilassati, non è adesso che puoi stare tutta la puntata trattenendo il respiro. Se dovesse cedere il bottone in fondo, l'unica che si deve preoccupare è la signora seduta davanti a te". Queste parole hanno scatenato ulteriori applausi e risate tra il pubblico presente in studio.
L'episodio è continuato fino a quando il signor Enrico ha deciso di cambiare posto con la sua vicina, mettendo fine al siparietto. Amadeus ha concluso il tutto con un commento umoristico: "Ma guarda come siamo messi ad Affari Tuoi". In definitiva, l'incidente è stato gestito con maestria dal conduttore, dimostrando la sua abilità nel gestire situazioni impreviste con simpatia e ironia, confermando che il fascino e il successo di "Affari Tuoi" sono più forti che mai.
Marta Rachele Pusceddu