Laura Vidal è la prima terapista in Spagna che si dedica nello specifico al trattamento del dolore degli animali. È autrice di Aspettami nell'arcobaleno, il libro con cui ha aiutato migliaia di persone a superare il loro dolore.
La dipartita di un compagno animale è un momento di forte intensità emotiva durante il quale la gestione di quell'ordinario, prima di quel momento straordinario, non sarà più lo stesso.
Ho avuto l'occasione di leggere il suo libro Aspettami nell'arcobaleno poichè consigliato dalla mia amica Anna che, nel vivere la delicatezza e dolore della perdita del suo adorato Aliseo, ha trovato conforto fra le parole e sensibile empatia dell'autrice. Questo libro ma anche le altre opere di Laura, rilasciano energia vera e benefici a chi ha passato o sta attraversando il vuoto della perdita. Il suo scopo è incoraggiare e aiutare le persone a guardare il passato con gratitudine, invece che con il dolore, vivendo la vita con amore e non con paura. La sofferenza non deve permettere che il cuore si chiuda ma al contrario, che lo apra per accogliere l'intero universo al suo interno.
Ho contattato Laura Vidal che ha con piacere voluto rilasciare alla nostra emittente radiofonica, sensibile alle tematiche che riguardano gli animali, un suo contributo e testimonianza in esclusiva attraverso questa preziosa intervista.
“Mi ricordo quelle notti insonni sul divano, i miei sforzi per superare quel trauma e di avere speranza. Furono giorni in cui supplicavo e patteggiavo con il destino, per lasciarmelo un po’ di più, però la vita semplicemente termina, non chiede il permesso o cede ai ricatti”.
“Con lui, non se ne andò solo un membro della mia famiglia, ma anche una parte della mia vita che non volevo terminasse. Piansi per tutto quello che avevamo vissuto, però anche per tutto quello che non fu, che non avevamo vissuto insieme. Tempo dopo, quando il dolore si affievolì, capii che la vita questo è, sono tappe, l’importante è apprendere qualcosa da ognuna di esse. Io capii il significato di amore incondizionato: non sentii il bisogno che fosse il miglior cane per volergli bene con tutto il mio cuore”.
“Quando la mente si annebbia, un momento prima della morte, questa sarà la sua ultima immagine: tu.”
Il mio libro è nato dal dolore per aver perso i cani con cui ho condiviso la vita. Mi sentivo come se avessi subito una grande perdita. Mi faceva male il cuore, ma per una parte della società era una cosa da poco, praticamente un aneddoto. Mi sentivo molto incompresa nel mio dolore, così ho cercato un libro scritto in spagnolo che trattasse di questa esperienza e ho scoperto che non c'era niente che potesse essere di supporto. Quindi cerco di essere quell'aiuto di cui ho avuto bisogno e di cui non ho avuto riscontro. Provo di rendere visibile il lutto degli animali come un dolore valido come qualsiasi altro perché per alcuni può essere semplicemente un cane, un gatto o qualunque animale, ma per altri può essere il migliore amico, un altro membro della famiglia o l'anima gemella.
Quando ho deciso di pubblicare il mio libro ho scoperto che il mondo dell'editoria è un mondo difficile e io non ero nessuno. Quando sono riuscito a parlare con un editore, sai cosa mi hanno detto? Che quando muore il cane si va a comprare un altro cane, non un libro. Amazon mi ha dato la possibilità di pubblicare il mio libro da sola, senza essere nessuno. Successivamente il mio libro è diventato il numero uno in tutti i paesi di lingua spagnola (Spagna e America Latina) così tanti editori sono venuti a bussare alla mia porta e ho risposto loro “ no grazie”. Questo libro è il mio bambino.
Parlo del lutto come di un labirinto. In quel labirinto ci sono diversi passaggi, alcuni più brevi o più lunghi, più stretti o più larghi, in salita o in discesa. Le fasi sono quei passaggi: shock, negazione, negoziazione, rabbia, tristezza, accettazione. Ogni labirinto è unico, ecco perché ogni duello è diverso.
Per sviluppare un lutto sano occorre conoscere, avere cultura sull’argomento, sentirsi compresi, darsi il permesso di piangere ma anche di guarire, ricorrere a strumenti emotivi che ci aiutino a gestire ogni fase del labirinto.
In Spagna si dice che la scrittura cura. Ritengo che scrivere guarisca. Scrivere mi ha letteralmente salvato la vita, è stata una catarsi. Adesso con 4 libri pubblicati non riesco a immaginare la mia vita senza scrivere. Sono arrivata a carpire che il lutto sia duro quanto meraviglioso poiché talvolta, ci lascia lezioni incredibili. Il dolore è molto importante farlo emergere, esprimerlo, dargli voce.Spesso è più facile farlo attraverso un pezzo di carta che attraverso la gola. Naturalmente consiglio di scrivere, io stessa ho pubblicato un quaderno terapeutico per aiutare le persone a lavorare sul lutto degli animali e presto sarà pubblicato in italiano insieme ad un altro mio libro.
È importante capire che a volte queste frasi arrivano con incomprensioni. Non percepiscono il nostro dolore perché non riconoscono l'amore che proviamo per i nostri animali. Altre volte, invece, nascono dal desiderio di aiutare, poiché vedere un altro soffrire ci mette a disagio, cerchiamo di tirarlo fuori da quella sofferenza con frasi vuote, che a volte fanno più male. La cosa migliore che possiamo fare è capire che il dolore non è male. Sentirlo è normale. Concederci quindi il permesso e la conferma. Poter piangere tutte le nostre lacrime per essere nuovamente riempiti dell'amore per il nostro animale.
Parlare del dolore è curativo e necessario.Alla fine devi capire che il lutto è un percorso, un processo. Il lutto è il viaggio che dobbiamo fare per arrivare ad assimilare e accettare di aver perso fisicamente la persona che amiamo così tanto, che ci ha dato così tanto... che non è facilmente assimilabile.Per raggiungere l'accettazione dobbiamo inevitabilmente pensarci molto, piangere, arrabbiarci, parlare, sfogarci.Tutto è necessario. Ecco perché la cosa peggiore che puoi dire a qualcuno che sta soffrendo per la sua anima gemella pelosa è "non piangere" o "non pensarci", perché ha bisogno di piangere e pensarci e la cosa migliore che possiamo fare è semplicemente restare accanto. Accanto alla loro parte, come i nostri animali hanno fatto con noi.
Come affronta il dolore della perdita del proprio animale l’anziano e il bambino? Come le persone intorno, possono supportare?
Loro devono affrontarlo come noi, anche se ci sono delle particolarità dovute all'età e perché ogni lutto è unico, ma ciò che è bene per noi è bene per loro. Perché se diciamo che piangere è bello e che dobbiamo permetterci di farlo, cerchiamo in tutti i modi di far vivere il lutto ai nostri figli come se nulla fosse accaduto?Indipendentemente dall'età, bisogna vivere il lutto. Per i bambini è l'occasione per generare strumenti emotivi che li accompagneranno sempre, perché alla fine si vivono innumerevoli lutti e la cosa più saggia è imparare a gestirli non appena possibile. Inoltre, è curioso che le famiglie che accompagno nel loro lutto finiscano per sorprendersi delle reazioni dei bambini, che spesso sono più saggi di noi.
Immagino il ponte dell'arcobaleno come quel luogo dove rincontreremo i nostri cari pelosi. Nel mio secondo libro “Con me sempre” (che sarà pubblicato in italiano tra poche settimane) ho fatto un grande viaggio scientifico e spirituale perché avevo bisogno di trovare alcune risposte.
Gli animali hanno un'anima?
La sua anima è come la nostra?
Ci incontreremo di nuovo?
Sono molto felice di aver ottenuto risposte a tante domande e anche se immaginavo alcune risposte, avevo bisogno di conoscerle. Adesso non ho dubbi che io e i miei pelosi bambini torneremo a stare insieme, anzi li sento spesso al mio fianco. Spero che quando ci incontreremo di nuovo saranno orgogliosi di me, della loro madre che non ha mai smesso di amarli.
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