Brian May, chitarrista britannico noto per essere uno dei membri fondatori della leggendaria rock band Queen, sarebbe anche un astrofisico e avrebbe collaborato a una missione spaziale della NASA (Amministrazione Nazionale per l'Aeronautica e lo Spazio).

L’obiettivo della missione era recuperare degli antichissimi campioni di rocce e polveri dall’asteroide Bennu, che sarebbero in grado di rivelare importanti informazioni sulle origini del nostro sistema solare e delle sostanze organiche che hanno portato alla vita sulla Terra, nonché permetterebbe di imparare di più sugli asteroidi potenzialmente pericolosi. Il 24 settembre la capsula, rilasciata dalla sonda Osiris-Rex, ha trasportato nel deserto dello Utah 250 grammi di campioni, sarebbero i più grandi arrivati sulla terra dai tempi delle missioni Apollo sulla Luna. May ha avuto un ruolo chiave essendo esperto nella stereoscopia, una tecnica che crea un'illusione di tridimensionalità in immagini bidimensionali: combinando due foto scattate da diverse angolazioni è stata composta una scena 3D, che ha permesso di individuare il luogo perfetto per la raccolta dei campioni e che privo di rischi per la sonda.

Il musicista non ha potuto assistere all’evento per via delle prove per il prossimo tour dei Queen, ma felicissimo della notizia ha commentato “il mio cuore è lì con voi mentre questo prezioso campione viene recuperato. Felice Sample Return Day” dice riferendosi al momento eccezionale che è per la comunità scientifica il ritorno dei campioni spaziali sulla Terra - e aggiunge - “congratulazioni a tutti coloro che hanno lavorato così duramente per questa missione”. L’ennesimo successo aggiunto alla lunga serie di traguardi raggiunti a partire dal lontano 1970, anno in cui co-fondò i Queen e iniziò il dottorato in astrofisica, poi completato nel 2007.

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