Conosciuti, conosciutissimi. E di valore. È tutto scritto nella lista pubblicata da Brand Finance sui 50 marchi di abbigliamento che valgono di più. In pole position c’è Nike: il valore, seppure in calo, è stimato dalla società di consulenza a 31,3 miliardi di dollari (-6%). 

Super lusso al secondo posto, c’è Louis Vuitton, che vale 26,3 miliardi, ossia il 12% in più rispetto alla precedente classifica. 

Guadagna un gradino e si aggiudica il terzo posto, un altro colosso del lusso: Chanel. Il marchio, valutato 19,4 miliardi di dollari (+27%), prende il posto di Gucci, che scende al quarto livello con un valore di 17,8 miliardi (-1%). In quinta posizione torna l’abbigliamento sportivo, c’è Adidas (15,7 miliardi di dollari, +7%). Nessuna variazione invece per Hermès che resta sesto (14,2 miliardi, +5%).

L’azienda che guadagna maggior “punteggio” rispetto alla classifica precedente è Dior. Passa dall’undicesimo al settimo posto con 13,2 miliardi di brand value (+46%). 

Sale anche Cartier, da nono a ottavo (12,5 miliardi in valore, +1%). Scende invece Zara  dal settimo livello al nono (11 miliardi, -15%). Rolex è il numero 10 della lista, in salita dalla 12esima postazione, con 10,7 miliardi di dollari di valore, +28% rispetto alla precedente valutazione.

Nel ranking di quest’anno è entrato anche New Balance, che ha realizzato un +11% del suo valore a 1,8 miliardi di dollari.

Nella nuova lista spicca anche il +12% del valore del brand Bosideng, a 1,9 miliardi di dollari. Si tratta del più grande marchio cinese di piumini (sette dei più estesi e tecnologicamente avanzati stabilimenti di produzione in Cina nel settore).

La maison francese Celine (Gruppo Lvmh) si fa notare per la crescita più veloce: +51% il brand value a 2,9 miliardi. 

In linea generale la lista fa emergere un calo per il fast fashion, a parte Zara (-15%), c’è anche H&M, con un brand value in flessione del 26% a 9,4 miliardi di dollari. 

@Redazione Sintony News