Venezia non è più tra i siti a rischio. L'Unesco ha deciso oggi di non inserire la città lagunare nella "lista nera" dei siti Patrimonio dell'umanità a rischio. La decisione, giunta oggi a seguito della 45esima sessione del World Heritage Committee, a Riad, in Arabia Saudita, ha fatto tirare un sospiro di sollievo all'amministrazione comunale di Venezia e al governo.
I delegati hanno preso una decisione di comune accordo, secondo quanto ha riferito il Comune. Da giorni, a Riad si trovava una delegazione guidata dal direttore generale del Comune, Morris Ceron, in compagnia del vicesindaco Andrea Tomaello e all'assessore all'ambiente Massimiliano De Martin, con l'Ambasciatore italiano. La mossa decisiva è stata l'approvazione, avvenuta due giorni fa, del regolamento definitivo per il contributo d'accesso, quel "ticket" in sperimentazione dalla prossima primavera per gestire e limitare l'afflusso non programmato di visitatori giornalieri, il quale aveva il fine di contrastare il rischio dal punto di vista ambientale.
Per il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: "E' la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per la salvaguardia di Venezia, e che la proposta di inserimento in danger list era molto politica e poco tecnica".
Il ministro Gennaro Sangiuliano ribadisce che quella degli esperi dell'Unesco sarebbe stata "un'indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi e, che il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città".
Alessandro Paolo Porrà