Non dobbiamo stupirci se al rientro dalle vacanze troviamo una busta verde con un’ingiunzione di pagamento per una multa presa in una località di villeggiatura. È normale che, nel corso delle vacanze, nei lunghi viaggi in auto, capiti di commettere involontariamente un'infrazione al Codice della Strada che, se scoperta tramite autovelox o polizia stradale, costerà sicuramente una multa salata e decurtazione dei punti dalla patente. Ma come possiamo scoprire se siamo stati multati? Non c’è nessun modo, se non quello di attendere (se magari ce ne fossimo accorti) la raccomandata verde.
A meno che l'infrazione non venga notificata immediatamente, è impossibile sapere se abbiamo preso una multa o meno. Le autorità possono impiegare fino a 90 giorni per notificare la multa (dopo questo termine, la multa può anche non essere pagata). Questi tre mesi di tempo ci permettono di risparmiare quanto necessario per pagare la sanzione il prima possibile, beneficiando così della riduzione del 30% prevista per chi paga entro i primi 5 giorni dalla notifica. Ma esiste un metodo legale per scoprire in anticipo se si è ricevuto una multa? No! Non esiste un portale in cui inserire i nostri dati personali per scoprire in anticipo se siamo stati multati. L'unico modo è rivolgersi all'ente competente che si ritiene abbia rilevato l'infrazione e sperare che ce lo dicano.
È possibile che la violazione venga accertata tramite un sistema di videosorveglianza, senza che chi ha commesso l'infrazione ne sia a conoscenza. Ad esempio, può accadere quando si attraversa una zona a traffico limitato senza autorizzazione o quando si sorpassa un'auto nonostante il divieto. In questi casi, per essere sicuri di essere stati multati, bisogna attendere la notifica della contravvenzione.
Tuttavia, c’è un modo per toglierci l’ansia, cioè rivolgersi al comando della Polizia Municipale, della Polizia stradale o alla stazione dei Carabinieri e chiedere se c'è una multa a nostro carico. Questa richiesta può essere fatta di persona, fornendo tutte le informazioni necessarie per facilitare la ricerca da parte delle autorità, oppure tramite comunicazione scritta indicando i nostri dati personali. Ma le autorità non sono obbligate a rispondere, quindi potremmo non ottenere la risposta che cerchiamo. MA non è che se ce lo dicono che possiamo procedere con il pagamento. Potremo pagare solo quando riceviamo la notifica ufficiale della contravvenzione. Non ci resta che sperare che nei tre mesi dopo il rientro dalle vacanze non arrivi la busta verde con la notifica dell’infrazione.
Redazione sintony.it