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30 Agosto 2023

Arianna Rapaccioni racconta la prima estate senza Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic, ex allenatore, è morto lo scorso dicembre. La moglie Arianna Rapaccioni racconta la prima estate senza di lui

Sinisa Mihajlovic, ex allenatore, è morto lo scorso dicembre dopo un lungo periodo con la leucemia, lasciando per la moglie Arianna Rapaccioni e la sua numerosa famiglia un vuoto incolmabile.  

Per la prima volta Arianna è tornata in Sardegna, a Porto Cervo, nella casa dell’estate, la stessa dove ancora riesce a immaginare Sinisa godersi i momenti di relax. Insieme alle sue figlie, a giugno hanno riaperto per la prima volta la porta di casa a Porto Cervo: “Aprire la casa senza di lui non è stato facile”, ha raccontato al settimanale Chi Arianna Rapaccioni. “Immaginavo di vederlo la sera nel nostro patio, col sigaro. Insieme ai miei figli però ci siamo imposti di ripartire, perché lui avrebbe voluto questo, ma mi manca come l’aria”, racconta con commozione. “Quando ho aperto la porta ho trovato i suoi scarpini, le sue tute, i suoi vestiti. Mi sono fermata, come se avessi ricevuto uno schiaffo”. 

 

Morte Mihajlovic, i figli e la moglie Arianna Rapaccioni: "Morte ingiusta e  prematura" - La Stampa

 

Nonostante tutto Arianna ha cercato di mantenere sempre il sorriso e di lottare contro la spinta a lasciarsi cadere in un vortice di buio. Parola d’ordine reagire. “C’è chi mi ha visto prendere un aperitivo, chi mi ha giudicato perché vestivo in un certo modo: ma loro non hanno camminato con le mie scarpe”, spiega sulle pagine di Chi. “Giudicatemi pure, non me ne frega niente”. Il giudizio della gente non ha alcun peso, non più e non ora. “La gente parla, ma noi non siamo matrioske. Come dice il mio analista: la gente di ferma al primo strato, ma non va mai dentro, non conosce il resto. I primi mesi con i miei cinque figli sono stati tremendi”, ammette, “ma poi ho indossato l’armatura”.

Se c’è una cosa che ha imparato dal marito è proprio l’istinto a combattere, in ogni circostanza. “Mio marito una settimana prima di morire ha fatto dieci chilometri di corsa e io mi devo abbattere o cadere in depressione?”. 

 

Marta Rachele Pusceddu