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11 Agosto 2023

Michela Murgia, le reazioni dalla sua Sardegna alla notizia della morte

L’Isola si stringe attorno alla sua figlia prematuramente scomparsa ieri a Roma

Anche la Sardegna esprime il suo dolore per la scomparsa di Michela Murgia, morta ieri a Roma dopo una lunga malattia. Da Geppi Cucciari a Anthony Muroni, da Andrea Abis a Roberto Deriu, politici e affidano ai social i loro pensieri.

 

 

Michela non c’è più. Sentiremo subito la sua assenza, una grande perdita per tutti”, scrive Andrea Abis, sindaco di Cabras, la città dei Giganti che ha dato i natali a Michela Murgia.  “Michela era mia coetanea, stessa scuola, stessi ambienti, figli dello stesso tempo storico. Michela era una mente fervida – scrive Abis -, una intelligenza spiccata, colta, di forte personalità, schietta, coraggiosa, sempre schierata in modo chiaro, avvolgente, anticonformista. Non poteva che essere anche divisiva, di contrasto, ma è proprio grazie a queste figure che la società si mette in discussione, cambia, si evolve, migliora. Cabras ha dato i natali e cresciuto una grande donna che lascerà un segno nella società del nostro tempo”, conclude il Sindaco della città lagunare.

 

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“Quel tuo ultimo sorriso, donna luminosa, lo porterò sempre con me”, è il messaggio dell'amica e conterranea Geppi Cucciari.

 

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Michela Murgia ha fatto della sua vita una esperienza che sopravviverà al suo addio terreno.  Resterà, a dispetto dei molti che, non capendola e non potendola accettare, la odiarono”, scrive il giornalista e Presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni su Facebook. “Una donna intelligente, manichea e provocatrice, mai incline all’accomodamento, scontrosa e allo stesso tempo capace di ascoltare, dura, netta e brillante.  Una donna – prsegue Muroni - che non poteva passare leggera, coraggiosa nell’affrontare le cattiverie e capace, a sua volta e di rimando, di tiri mancini. Era sorprendente nelle sue vette di generosità così come negli affondi astiosi. Intelligente, ho detto.  Di quelle intelligenze rare e tempestose. Uniche, affascinanti, immortali. Addio, con affetto e rimpianto”, conclude Muroni.

 

“Ciao Michela”, scrive Roberto Deriu, consigliere regionale nuorese del PD. “Addio Michela Murgia, la terra ti sia lieve”, commenta con un cuore in lutto il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais.  “E’ una grande perdita per la nostra terra. La sua vivacità intellettuale ha arricchito la  democrazia”, è il messagigo sul sito del Consiglio regionale della Sardegna. “Addio Michela”, è il post della Fondazione Mont’e Prama. “Profondo dispiacere per la scomparsa di Michela Murgia.“Hai scelto la notte delle "stelle cadenti", la notte di San Lorenzo. Ciao Michela”, scrive la consigliera regionale del Gruppo Alleanza Rosso-Verde Maura Laura Orrù.

 

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Mario Guerrini, giornalista ex inviato Rai sulla sua rubrica L’Osservatorio su Facebook, scrive: “Mi spiace molto. Era una intellettuale militante. Tosta nelle sue esplicazioni. Fino all'ultimo. Ma una donna di assoluta qualità. Ha dato molto alla cultura. Con la sua personalità forte. Talvolta acre. Sempre coraggiosa. Nei suoi pensieri. Per una infame legge elettorale (sempre in vigore) – commenta Guerrini - non è entrata nel Consiglio Regionale della Sardegna. Nonostante il 10 per cento di voti. Un'occasione storica perduta. Per la sua Isola. Perché finalmente avrebbe portato in quell'aula la sua passione e il suo amore per la Terra che ha amato. Mi inchino alla sua memoria. Una figura che mancherà. In un pianeta culturale, quello sardo, arido e cinico. Che si nutre avidamente di invidia. Non l'ho mai incontrata. E mi rammarico molto di questo. Ciao Michela. Buon viaggio.”

 

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"Con la scomparsa di Michela Murgia, la Sardegna e l’Italia perdono una intellettuale acuta e sensibile, una osservatrice attenta del nostro tempo, una scrittrice impegnata sui temi sociali e civili, coraggiosa sostenitrice dei diritti, della libertà e dell’emancipazione delle donne”. Così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante rende omaggio a Michela Murgia, ricordando anche il suo impegno per l’affermazione della cultura e del valore del lavoro, un tratto distintivo del suo impegno, insieme alla permanente esortazione verso il sindacato, che ha spesso pungolato non lesinando critiche e osservazioni, per comprendere e rappresentare i cambiamenti e le trasformazioni del lavoro e dei lavoratori nel tempo presente”. Per il segretario “quella di Michela Murgia è una grave perdita, ne sentiremo a lungo la mancanza”.

Redazione sintony.it