E’ morta ieri all’età di 51 anni la scrittrice sarda Michela Murgia. Malata da tempo di un carcinoma renale al quarto stadio. La scrittrice a maggio lo aveva rivelato, in un'intervista al Corriere della Sera. Nata nel 1972 a Cabras, in provincia di Oristano, aveva esordito nel 2006 con «Il mondo deve sapere». Tra le sue opere più note “Accabadora”, “Tre ciotole” e “Istruzioni per diventare fascisti”.
Immediate le reazioni di politici e scrittori non appena si è diffusa la notizia. “Ma l’amor mio non muore”. Questo il post d'addio di Roberto Saviano In molti ora la piangono, dalgli amici di sempre fino al mondo della politica. «Lotteremo insieme sempre, perché ci sarai sempre e vinceremo noi», ha scritto su Twitter il deputato Pd Alessandro Zan.
Dopo la mezzanotte, il tweet di Matteo Salvini, con cui Michela Murgia aveva spesso acceso polemiche. «Una preghiera», ha scritto il leader della Lega. «Buon viaggio Michela, la pensavamo in modo diverso, ma spero tu possa ora trovare la pace», il pensiero di Daniela Santanchè.
"Addio Michela. L’avevi annunciato al mondo che la fine era incombente. Eppure - scrive Niki Vendola su Twitter - è così difficile pensarti immersa nel silenzio, per ora e per sempre, tu che eri una sacerdotessa della parola. Cara Michela, piango per te che voli via e per noi che restiamo".
Tra i primi ad arrivare il messaggio dell'amica e conterranea Geppi Cucciari: “Quel tuo ultimo sorriso, donna luminosa, lo porterò sempre con me”.
“Non so come faremo a stare senza di te. Ci hai insegnato come vivere e anche come morire» scrive su Instagram Luciana Littizzetto.
“Michela Murgia ci ha lasciato. Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato presto, perché lei stessa ci aveva informato del suo stato di salute, senza nascondere niente. Ciò nonostante, sentiamo già un grande vuoto perché Michela Murgia è stata una donna unica nel panorama italiano: una scrittrice, un'intellettuale, un'artista, una voce libera, una femminista con un occhio dissacrante verso le convenzioni e le ipocrisie. Una persona interessante che amava le provocazioni e la sfida a viso aperto”. Lo ha detto Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico. “Ha vissuto a modo proprio, Michela, con la sua famiglia queer, circondata da affetto. Con le scelte radicali della sua vita e anche con la sua morte, ha dimostrato intelligenza e impegno politico. Di questo e di molto altro le saremo sempre grati”, conclude Boldrini.
“Perdiamo una voce potente nel dibattito pubblico, creativa nella scrittura e una persona libera e coraggiosa. Riposa in pace Michela Murgia”, ha scritto Carlo Calenda sul proprio profilo Twitter. “Quanti pesi ti sei presa, e come danzavi leggera. Grazie, Michela. A Dio! #MichelaMurgia” è il saluto di Tomaso Montanari.
“Era una formidabile, talentuosa, spericolata rivoluzionaria contemporanea, #MichelaMurgia. Mi proibisco l'esibizione dei ricordi personali e piango insieme a voi questa donna sarda che ci ha lasciati con il sorriso sulle labbra”, così l’addio di Gad Lerner via Twitter.
Redazione sintony.it