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11 Luglio 2023

Acli: in Sardegna sempre meno residenti e meno stranieri

Acli: in Sardegna risultano sempre meno residenti e meno stranieri, ecco i dati

Il numero di residenti in Sardegna continua a calare: dal 2016 a oggi, la terra sarda ha perso 83.110 abitanti, equivalenti al 4,4% della sua popolazione.

Una diminuzione continua, che dal 2019 ha aumentato la sua velocità. 

Il tasso di natalità è il più basso in Italia e quasi tutti i comuni, registrano un saldo naturale e migratorio negativo. Lo scorso anno si era registrata una diminuzione delle migrazioni, e invece il dato del 2023 dice che la Sardegna è stata lasciata da circa 12mila persone. 

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Il rapporto Mete 2023, su immigrazione e emigrazione in Sardegna curato dal Crei Acli, è stato spiegato dal presidente Mauro Carta, il quale si è espresso così"Anche quest'anno abbiamo esaminato una serie di aspetti che riteniamo essenziali per comprendere meglio la Sardegna: l'emigrazione dei sardi ma anche l'immigrazione sull'isola (oggi in stasi), le decisioni degli studenti sul dove studiare e lo stato delle immatricolazioni, il dato demografico legato al reddito nei comuni e altre dinamiche ancora. Crediamo che questo rapporto possa essere utile a tutti coloro che sono interessati a capire meglio le dinamiche demografiche della Sardegna".

Il dato del saldo generale non porta buone notizie: infatti, solo 6 comuni hanno un saldo positivo ma si tratta di piccolissimi comuni con una o due unità di nati in più rispetto ai morti. Una situazione che porterà a delle conseguenze:  ad esempio una bassissima percentuale di persone in età lavorativa e un aumento ulteriore di anziani ultrasessantacinquenni. Tra tutte le province in calo, spicca la Gallura, unico territorio che sembra continuare a crescere, assieme a poche isolate eccezioni. Inoltre, si registra una fase rallentamento con una forte riduzione numerica degli immigrati. Chi arriva ha soprattuto licenza elementare o media inferiore, una bassissima percentuale possiede un diploma professionale, molti sono sprovvisti di ogni titolo di studio.

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Tra le curiosità del report anche l'aumento di giovani argentini, i quali decidono di trasferirsi in Sardegna con la speranza di trovare un lavoro e di ottenere la nazionalità italiana.

Il consigliere regionale del Pd Valter Piscedda: "Arginare un fenomeno come lo spopolamento della Sardegna è un'opera molto difficile ma tutto va tentato quantomeno per ridurlo. Uno degli elementi che potrebbe contribuire al suo rallentamento è assicurare la presenza di servizi sanitari e socioassistenziali decenti e fare in modo che i costi economici e sociali non siano a carico dei cittadini. L'abbandono sanitario di ampi territori della Sardegna non sta solo implementando la fuga da questi centri ma sta causando anche un peggioramento generale della qualità della vita".

Alessandro Paolo Porrà