Superate le due prove scritte, ora rimane solo un ostacolo che separa i maturandi dall'obbiettivo finale: il temuto colloquio orale.
L’ultimo step dell’esame, che tradizionalmente coincide con la fine delle fatiche per gli studenti, è cominciato in questi giorni, secondo un calendario stabilito dalle singole scuole.
A guidare la linea cronologica delle interrogazioni sarà la lettera dell’alfabeto sorteggiata lo scorso 19 giugno, durante la riunione delle 14mila commissioni in sede plenaria, dopodiché l’esame seguirà un ordine alfabetico.
Il colloquio orale è uno step dell’esame di Stato che gli studenti vivono con ansia, dato che lo scopo della prova è infatti quello di dimostrare le competenze acquisite da parte dei maturandi durante i cinque anni, con particolare attenzione alla capacità di analisi critica e personale, e all’abilità di saper comporre un discorso chiaro, preciso e accurato che unisca allo stesso tempo diverse discipline.
A complicare ancor di più il quadro generale, ci pensano anche le emozioni tipiche della vigilia di ogni grande appuntamento scolastico: parlare davanti a un pubblico di soli docenti non è mai semplice, e un eccessivo carico emotivo potrebbe compromettere i risultati finali. Ripetizioni.it, piattaforma specializzata nelle lezioni private, ha coinvolto uno dei suoi Tutor più gettonati nel ruolo di esperto di metodo di studio, Giovanni Giangiobbe, il quale ha composto una sintesi con alcuni consigli per agevolare lo studio e combattere le ansie.
Non è però sempre una passeggiata impostare lo studio. Quindi ci chiediamo: meglio fare schemi e mappe concettuali o ripetere ad alta voce? Essendo una prova orale, ripetere ad alta voce è necessario, proprio perché in sede di esame il candidato affronterà oralmente la commissione. In più, spiega il docente: “E' anche un modo per vincere la paura di dover fare un discorso in pubblico nonché per curare i dettagli dell’esposizione orale”.
Risulta necessario, scegliere l’ambiente adatto per il tuo studio: il consiglio in questo caso è di individuare la propria zona di comfort da dedicare allo studio.
Combatti l’ansia, riposati e pensa a te stesso. In merito a ciò, il professore ha detto: “Prima fra tutte non lasciarsi sopraffare dall’ansia e dall’agitazione. È necessario rimanere il più calmi e rilassati possibile".
La costanza nello studio previene i passi falsi: il professore Giangiobbe, consiglia a tutti i maturandi di studiare volta per volta, senza arrivare con una mole di studio troppo elevata negli ultimi giorni.
Pragmatismo e pianificazione, due aspetti fondamentali, che secondo il professore non devono mai mancare: “lo studio deve essere cadenzato, uniforme e diluito nel corso del tempo: si deve studiare un po’ per volta, giorno per giorno, per non arrivare con l’acqua alla gola".
In conclusione, c'è il ripasso finale: “Da soli o in gruppo, a casa propria o in biblioteca, dove si preferisce. Solo con esercizio e ripetizione continua si può arrivare del tutto sicuri di fronte alla commissione d’esame”, conclude il docente di Ripetizioni.it.
Alessandro Paolo Porrà