L'idea di uno chef robot non è un qualcosa di mai sentito. Infatti già nel 2015, Moley Robotics ne ha presentato uno capace di maneggiare utensili da cucina standard e di usare una cucina progettata per la preparazione dei cibi.
Nel 2020, alcuni ristoranti, come la catena americana White Castle, hanno incominciato a sperimentare robot cuochi chiamati "Flippy" con il fine di migliorare il processo di cottura dei panini in diverse sedi.
Il 6 giugno, i ricercatori della University of Cambridge hanno reso noto uno chef robotico in grado di imparare a replicare una ricetta specifica analizzando video di cucina. Un robot che, dopo aver visto otto diverse ricette di insalata in video, è in grado di identificare correttamente le ricette preparate il 93% delle volte e di determinare l'83% delle azioni fondamentali alla preparazione.
Il sistema è stato ottimizzato grazie a 16 dimostrazioni video con lievi variazioni nelle ricette, e sono state usate diverse reti neurali capaci di convertire le spiegazioni in una serie di attività che il robot può eseguire.
Tuttavia, i robot non sono come gli umani: infatti mancano di senso tattile, gusto e olfatto, necessari per preparare pasti di alta qualità. In conclusione, si può affermare che rimarrà (si suppone) l'uomo il re indiscusso della cucina.
Alessandro Paolo Porrà