Ebbene sì, il film Barbie di Greta Gerwig contribuisce alla carenza globale di vernice rosa. La notizia è emersa durante l’intervista fatta alla regista e alla scenografa Sarah Greenwood sulla rivista Architectural Digest. Le due hanno spiegato che per creare Barbieland, un mondo parallelo, popolato da tute le varianti delle bambole, e caratterizzato da diverse versioni della famosa “Casa dei sogni”, hanno dovuto utilizzare enormi quantità di colore rosa.
Il rosa brillante, è la componente principale del film, sicuramente non poteva mancare per ricreare la componente “bambinesca”, così ha spiegato Gerwig. Intanto, è stata proprio lei stessa ad affermare scherzosamente che a causa di questo film: “Il mondo ha finito il rosa”.
Anche se, è emerso che non è stato consumato davvero il rosa del mondo, e riguardo a questo Lauren Proud, vicepresidente marketing globale dell’azienda di vernici fornitrice del film, ha voluto fare chiarezza spiegando che: “La pellicola ha usato tutta la vernice che avevamo”. Precisando, però, che la produzione ha coinciso con problemi più ampi della catena di approvvigionamento, causati dalla pandemia e aggravati dalle condizioni meteorologiche estreme che hanno colpito il Texas all’inizio del 2021 (che hanno danneggiato le materie prime).
A maggior ragione, gli scenografi si erano assicurati con largo anticipo una fornitura colossale di vernice per la produzione del film, girato principalmente ai Warner Bros Studios di Leavesden (Regno Unito), perché Gerwig voleva che "i rosa fossero molto luminosi e che tutto fosse quasi troppo”.
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