La cantante australiana Sia ha rivelato di aver ricevuto la diagnosi di disturbo dello spettro autistico.
Ospite del podcast di Rob Cesternino, l'artista si racconta, dichiarando: "Per 45 anni ho pensato di dover indossare la veste umana. Solo negli ultimi due sono diventata pienamente me stessa”.
La sensazione di dover interpretare il ruolo di un essere umano piuttosto che esistere come tale è ciò che viene chiamata "maschera autistica". Nonostante il disturbo possa essere individuato nel corso della prima infanzia, si possono ricevere anche diagnosi tardive, come ne caso di Sia.
“Nessuno può conoscerti o amarti quando sei pieno di segreti e vivi nella vergogna. E quando finalmente ci sediamo in una stanza piena di estranei e raccontiamo loro i nostri segreti più profondi, oscuri e vergognosi, e tutti ridono con noi, e non ci sentiamo pezzi di spazzatura per la prima volta nella nostra vita, e ci sentiamo visti per la prima volta nella nostra vita per quello che siamo veramente, allora possiamo iniziare ad andare nel mondo e semplicemente agire come esseri umani con un cuore e non fingere di essere qualcosa”.
La confessione di Sia ha suscitato non poche reazioni nella sua fanbase perché, 2 anni prima, è finita al centro di una tempesta mediatica per aver prodotto e scritto il suo primo film, dal titolo "Music", incentrandolo sulla storia di una bambina autistica.
A causa delle dure critiche ricevute per il film, Sia dovette chiudere il suo account Twitter e promise di tagliare alcune scene disturbanti per la comunità degli autistici, includendo un messaggio di sensibilizzazione a inizio pellicola
@Redazione Sintony News