L'orca Lolita tornerà in mare aperto. Una notizia bellissima e una vittoria da parte degli animalisti.
Finalmente l'animale tornerà in libertà, ma potrebbero volerci dai 18 mesi ai 2 anni di riabilitazione. L'orca non è più abituata a svolgere quelle azioni che la renderebbero autosufficiente, ad esempio cacciare e procurarsi il cibo da sola, proteggersi dai raggi solari, e nuotare liberamente seguendo i bisogni da animale selvatico.
Il motivo per il quale l'acquario di Miami ha acconsentito il trasferimento di Lolita,è perchè l'animale sarebbe "vecchio e malconcio" e non sarebbe più in grado di saltare in alto e far divertire gli spettatori. Insomma, se l'animale avesse potuto rendere ancora loro dei guadagni, non l'avrebbero liberata.
Ma come dice il detto, meglio tardi che mai.
Trasferire Lolita ha dei costi, e potrebbe volerci addirittura un aereo. Il progetto però ha trovato aiuto in Daniella Levine Cava, sindaco della contea di Miami e soprattutto in Jim Irsay, proprietario della squadra di football americano Indianapolis Colts e appassionato per i diritti degli animali che finanzierà il costosissimo trasferimento.
Gli animalisti sono entusiasti per la loro vittoria, come Peta e Friends of Lolita.
Come comincerò la riabilitazione Lolita?
Verrà installata una rete semiaperta in mare, da lì l'animale potrà cominciare ad abituarsi a nuotare liberamente, e a riprendere tutte quelle abitudini che si era disabituata a svolgere.
L'orca era stata catturata nel 1950 assieme ad altri esemplari, e addestrata a svolgere attività circensi. Dal 1980 vive in solitudine dopo la morte del suo compagno di vasca, e nel 2021 il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti aveva stabilito che le sue condizioni di vita fossero insostenibili rispetto alle sue vere esigenze etologiche.
Finalmente Lolita, dopo anni in cattività, riuscirà a ad andarsene libera.
@Redazione Sintony News