Nell’ultimo periodo si sente spesso parlare del fenomeno del “quiet quitting”. Non è un concetto nuovo, ma è bastato parlarne su TikTok per renderlo virale. È la Gen Z, in particolare, a farsi promotrice di questo fenomeno, seconco cui il lavoro viene concepito in maniera diversa e per cui, per esempio, non si è più disposti ad andare oltre il proprio orario di lavoro. Un lavoro che non è più il classico 9:00 – 18:00 ma che è più flessibile perché nella loro vita sono importanti anche altri aspetti.
Oggi anche la generazione successiva, quella dei Millennials, ha iniziato a rivalutare il modo di lavorare odierno e su TikTok è nato un nuovo trend, quello del licenziamento in diretta.
C’è chi lascia il lavoro perché troppo impattante sulla vita privata, chi decide di reinventarsi totalmente e lascia quell’occupazione troppo stressante. Insomma, a prescindere dalle diverse ragioni la modalità è però la stessa: riprendersi in video mentre si danno le dimissioni oppure poco dopo averlo fatto.
Spinti, forse, da esempi di aziende che stanno rivedendo l’effort lavorativo settimanale, o dalle sperimentazione di alcuni stati, come la Gran Bretagna, dove il lavoro si sta riducendo a 4 giorni settimanli, i Millennials stanno portando avanti questo trend sui social.
Lavorare il necessario per non perdere il posto di lavoro, rifiutarsi di fare straordinari, aderire a progetti e assumersi responsabilità che non rientrano strettamente nell’orario di lavoro e nelle mansioni indicate sul contratto. È un fenomeno sempre più diffuso, che sui social è diventato virale.
Un segnale di cambiamento evidente, che in sempre più lavoratori e lavoratrici sentono.
@Redazione Sintony News