Che la pandemia da Covid 19 e il conseguente lockdown abbiano cambiato le abitudini degli italiani e soprattutto reso la permanenza in casa ben più lunga di quanto non lo fosse prima delle restrizioni non è un mistero. Anzi sono numerosi gli studi e i riscontri in merito che hanno accresciuto anche i bisogni di comodità di chi vive più la propria casa. Uno dei primi segnali era stato l’anno scorso, la ricerca di case spaziose e luminose, con ampi balconi e finestre. Poi si sono aggiunte le comodità offerte dalla domotica.
Se prima dunque uno dei più grandi desideri degli italiani era abitare in una casa grande, oggi le abitazioni devono essere innanzitutto “smart”. Complici i rincari dell'energia e la voglia di comodità, il mercato è in piena espansione e sono tantissimi gli elettrodomestici e gli accessori da poter installare e poi comandare tramite smartphone o computer. Secondo la ricerca più recente, a cura dell'Osservatorio IoT (Internet of Things), il settore è infatti cresciuto esponenzialmente, tanto che 1 italiano su 2 dichiara di avere in casa almeno un dispositivo “connesso”, oltre alla ormai comunissima smart-tv.
Rendere le case più intelligenti ha in effetti diversi vantaggi, a cominciare dal minor impatto ambientale: le nuove tecnologie sono pensate in ottica di risparmio energetico, con una convenienza sia per il portafoglio che per l'impronta ecologica che le nostre case hanno annualmente. Non solo, i dispositivi high-tech ci rendono le faccende domestiche più facili con i piccoli robot automatizzati o le lavatrici che possono essere comandate da remoto e scelgono autonomamente il lavaggio più conveniente. Nella casa del futuro non manca poi uno smart speaker: perfetto per tenere conto degli appuntamenti, riprodurre musica o attivare tramite il comando vocale tutti gli altri dispositivi connessi.
Eppure la rivoluzione in fatto di domotica sono i climatizzatori intelligenti, sistemi ideati per aumentare il benessere tra le mura domestiche: oltre a raffrescare e a riscaldare gli ambienti in cui sono installati, questi si adattano alle abitudini di chi li utilizza, non più viceversa. airHome, la nuova gamma di climatizzatori Hitachi Cooling & Heating, sembra rappresentare benissimo questo leitmotif: è costruita per durare, semplifica la vita, riduce i consumi e aumenta la qualità del sonno. In città sempre più inquinate è essenziale fare attenzione anche all'inquinamento indoor, per questo Hitachi ha unito in un solo apparecchio 4 diverse tecnologie per la purificazione dell'aria – come l’auto-pulizia FrostWash che cattura, congela e lava via polvere, muffa e impurità dall’interno del climatizzatore, oppure i filtri di purificazione che eliminano gli inquinanti presenti negli ambienti. Insomma, mentre rinfrescano o riscaldano, i climatizzatori Hitachi di nuova generazione rimettono in circolo aria più pulita, migliorando le loro performance fino a 3 volte e riducendo fino al 99% virus e batteri.
Redazione sintony.it