News

Musica
21 Marzo 2023

La musica evoca i ricordi del passato: lo conferma la scienza

L'ascoltare musica è forse uno dei passatempi più graditi dall'essere umano: ma perché l'ascolto evoca ricordi del passato? Ecco cosa dice la scienza

Capita a molti di sentire una canzone e di vagare nella mente in un ricordo passato e godere così di quella nostalgia indotta. È un fenomeno particolarmente comune, che sperimentiamo quasi tutti almeno una volta nella vita e c’è chi invece, lo prova continuamente. La ragione che si trova dietro tutto ciò è la “Memoria autobiografica” un tipo di memoria che stimola l'area dei ricordi del cervello grazie al potere evocativo della musica.

Qual è la spiegazione scientifica per cui la musica stimola i nostri ricordi lontani? A raccontarlo è la professoressa di psicologia musicale Kelly Jakubowski, insegnante alla Durham University, la quale ha pubblicato una ricerca sul tema nella rivista scientifica The Conversation.

Le donne ascoltano la musica meglio degli uomini

La dottoressa Jakubowski spiega: “In primo luogo bisogna tener presente che la musica è presente in quasi tutti i momenti emotivamente più importanti della vita, come cerimonie, festeggiamenti, matrimoni e funerali, i cosiddetti self-defining moments, quelli che segnano profondamente la vita. Ed è dunque abbastanza ragionevole supporre che si crei un’associazione, o più precisamente una riconnessione tra la musica e questi momenti.”

“In una recente ricerca abbiamo confrontato la musica con altri tipi di segnali di memoria emotiva, scelti in modo tale che rappresentassero le stesse espressioni emotive della musica stessa”, dice la Jakubowski. 

Musica: mappate le 13 emozioni universali suscitate dall'ascolto di brani

Inoltre la professoressa ha detto che "La musica ha il potere evocativo, lo stesso delle parole, con la differenza che, con la musica, lo stimolo dei ricordi è maggiormente legato ad emozioni positive, mentre con le parole gli stimoli sono di natura sia positiva che negativa".

“Sembra che la musica ci sappia far riconnettere con momenti positivi del nostro passato, il che corrobora il razionale scientifico della musicoterapia”, conclude la Jakubowski.

Alessandro Paolo Porrà