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Ambra, Maria De Filippi e Loredana Bertè tutte da leggere
Respira, pensa, prova gioia, ama, leggi. Il prezioso privilegio di avere, sta nell'essere e piu' nutrirai la tua mente con pensieri positivi, piu' l'inchiostro esistenziale scriverà la migliore pagina di diario, per te. Ogni giorno, un foglio bianco aspetta la tua intercessione, per schiudersi in memoria, fato, fatto.
Mariazzurra Lai
Traslocando. È andata così è l’autobiografia di Loredana Bertè.
Storia di una vita e di una donna fuori dal comune che da sempre arriva sapientemente al cuore. Nel libro Loredana Bertè racconta della sua vita sempre sull’orlo del precipizio.
Insieme alle vicende personali scorre anche un interessantissimo quadro di storia, storie, cultura e costumi degli ultimi decenni.
Quella di Loredana è una storia a cavallo tra violenza, sogni infranti e mille traversie, è vero, ma è anche una storia piena di ironia.
Il lato comico di Loredana Bertè è stato forse, almeno in parte, il segreto della sua salvezza. Di Traslocando. È andata così la cosa irresistibile sono gli episodi folli e surreali che si susseguono pagina dopo pagina.
Loredana racconta che Michael Jackson la fece mandare a prendere da una limousine e avrebbe voluto che facesse lei da opening ai suoi concerti.
Un viaggio fra le righe e nel tempo, dall’infanzia da incubo a Bagnara Calabra, alla fuga con l’amico nella vita e nell’arte, Renato Zero e l’amata sorella Mia Martini. Non mancano come ingredienti salienti nel libro, aneddoti sugli amori andati a male, i dischi , la musica, le storie di cattivo vicinato, lei con una mazza da baseball che fracassa la portineria del condominio in via Ariosto e il conseguente TSO.
Loredana Bertè è una sopravvissuta. Una sopravvissuta agli anni ’80 in cui anche Riva del Garda poteva sembrare l’ombelico del mondo.
Il mistero di Maria. La filosofia, la De Filippi e la televisione scritto da Salvatore Patriarca. Una moda. Un linguaggio. Uno stile di vita. Un’intera comunità che abbraccia in maniera trasversale una larga fetta di italiani: questo è l’universo di Maria De Filippi.
Un universo che, nel corso degli anni, si è costruito intorno a tre programmi: Amici, Uomini e Donne, C’e posta per te. Il mistero di Maria è il primo tentativo di analisi filosofica dell’“universo De Filippi”, che va dai programmi al personaggio stesso della presentatrice. La finalità, e insieme la novità, del saggio è “leggere” questo tipo di televisione con gli occhi della riflessione.
Ogni programma rielabora, televisivamente, un principio fondamentale che concorre alla creazione dell’identità dello spettatore (e della collettività): il principio di formazione (Amici), di competizione (Uomini e donne) e di riconciliazione (C’è posta per te).
Chi li guarda non usufruisce quindi di un semplice prodotto televisivo, ma costruisce la propria personalità (Amici), si confronta con un oppositore (Uomini e donne), per arrivare infine a perdonarlo (C’è posta per te).
InFame è il titolo del libro di Ambra Angiolini. Fusione che unisce l’infamità dei disturbi alimentari con la sensazione di vuoto da colmare col cibo e che catapultano il lettore nell’inferno personale di Ambra e di quello di tanti altri.
Le dipendenze han sempre un’accezione negativo, ma se sei dipendente da sostanze illegali ti affidi ad una comunità e non tocchi mai più quella roba, ma se la tua droga è il cibo? Che fai? Smetti di mangiare?
Ambra ci racconta senza peli sulla lingua cosa vuol dire: le abbuffate senza senso, lo stomaco che sta per scoppiare, il cibo buttato via che sfamerebbe tanti affamati, la sensazione di potere nel gestire l’istinto a nutrirsi e, soprattutto, a liberarsi, poi, la cosa più difficile, rapportarsi costantemente con la propria dipendenza. Perché il cibo è vita e privarsene significherebbe uccidersi.
Ambra ci sottolinea quanto una cosa che diamo per scontata sia per altri un calvario.
Ascolta il podcast:
@MariazzurraLai
