Continua la galoppata del Napoli verso lo scudetto 2022/23 non solo sul campo ma anche con gli eventi cabalistici che fanno sognare i tifosi partenopei. E se qualcuno sostiene che la storia si ripete, eccolo accontentato. Il primo segnale è la vittoria dell’Argentina ai Mondiali del Qatar, esattamente 36 anni dopo la vittoria dell’Albiceleste della mano de Dios, Diego Maradona, a Città del Messico. Ma ecco altre circostanze che farebbero presagire il terzo scudetto per il Napoli.

Partiamo dalla vittoria dell’Argentina, appunto 36 anni fa a Città del Messico. Anche in quel campionato il Napoli di Diego Maradona era primo in classifica e perse la sua prima partita del girone di andata 1986/87 proprio alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia, il 4 gennaio,  quando il Napoli fu sconfitto per 3 reti ad 1 contro la Fiorentina, nella 14ª giornata di quel campionato. Stessa sorte è toccata il 5 gennaio al Napoli di Spalletti, che ha perso 1-0 il big match con l’Inter, prima sconfitta in campionato. E il Napoli, trascinato da Diego Maradona, vinse lo scudetto.

Ieri un altro segnale che i cabalisti napoletani, circondati da curnicielli, amuleti vari e ferri di cavallo,  attribuiscono a “San Diego”. Ad accomunare infatti El pibe de Oro, l’Albiceleste e il Napoli si è aggiunta la Cremonese. Ieri infatti i grigio-rossi hanno conquistato la semifinale di Coppa Italia battendo la Roma per 2-1 all’Olimpico. Ma che c’entra la Cremonese con il Napoli, con Maradona, con l’Argentina e con lo scudetto?

Ecco, il risultato della Cremonese di ieri è il tassello che fa sognare i napoletani. In quell’annata 1986/87 chi era riuscita ad arrivare a sorpresa in semifinale di Coppa Italia? Proprio la Cremonese che c’è riuscita di nuovo espugnando l’Olimpico per 2-0 e tornando tra le prime 4 di questa competizione. Un miracolo firmato Ballardini come quello di Mazzia di 36 anni fa.

Inutile dire chi abbia vinto la Serie A in quell’annata. Ebbene sì proprio il Napoli (di Maradona) al suo primo storico trionfo in campionato. E ora come allora in vetta alla classifica c’è ancora il Ciuccio degli azzurri con ampio margine sull’Inter seconda e la voglia di chiudere al meglio un’annata sempre più simile a quella di più di un trentennio fa. I tifosi azzurri potranno fare gli scongiuri ma pare proprio che la storia si possa ripetere e tornare a sorridere a Osimhen, Kvaratskhelia e a tutta la truppa di Spalletti.

@ Redazione Sintony News