Temperature rigide, freddo e gelo. Quelle di fine gennaio sono giornate caratterizzate da basse temperature e comunemente note come le Giornate della merla. Non se ne conoscono l’origine e i motivi del perché siano chiamate così, probabilmente dal periodo medievale, quando i termometri non esistevano e le temperature erano misurate con molta approssimazione. "A naso" insomma. Qualcun sostiene che questi giorni furono ricordati con questo nome perché una merla, presa dal freddo pungente di fine gennaio, fece il nido in un cammino per cercare un po’ di tepore, ma nulla di certo. Le leggende sono tante.
Altri sostengono che la merla annuncerebbe l'arrivo della primavera in anticipo o in ritardo a seconda che le temperature siano miti o veramente fredde. Se in quei tre giorni le temperature sono miti, allora significa che l'inverno durerà ancora a lungo; se invece farà molto freddo, l'inverno non tarderà ad arrivare e finirà
Sicuro è che invece le giornate della merla non sono in assoluto le più fredde dell’anno. Scientificamente infatti è stato provato negli anni, che le giornate più rigide non hanno una collocazione temporale ben definita. Per esempio il Centro Geofisico Prealpino della Lombardia ha analizzato i dati degli ultimi sessant’anni ed ha verificato che in realtà il mese di gennaio ha una temperatura di circa 2.9° C in media, mentre gli ultimi giorni delmese, proprio il 29, il 30 e il 31 gennaio, quelli della merla, hanno una temperatura media di 3.6 gradi. Sfatata dunque la credenza popolare. Sta di fatto che comunque le leggende resistono ed è bello raccontare le sue diverse versioni ai più piccoli.
Redazione sintony.it