News

Attualità
31 Dicembre 2022

Lutto in Vaticano: addio a Joseph Ratzinger, il "Papa emerito"

È morto all'età di 95 anni il Papa emerito Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger. È stato il Papa più longevo della storia della Chiesa cattolica

È morto all'età di 95 anni il Papa emerito Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger. È stato il 265° Papa della storia della Chiesa cattolica e il settimo pontefice tedesco, esercitando le sue funzioni per quasi otto anni, dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Poi l'annuncio della rinuncia al “ministero di vescovo di Roma e successore di San Pietro”. Da quel momento è diventato sommo pontefice emerito, mantenendo il trattamento di Sua Santità e cedendo spazio a Jorge Mario Bergoglio, per tutti Papa Francesco.

Il giovane Joseph visse una giovinezza non facile, dovendosi confrontare con la dura esperienza del regime nazista che ha sempre osteggiato la Chiesa cattolica in Germania. E lui nasceva in una famiglia di modesta estrazione sociale grazie alla quale ha scoperto la verità della fede in Cristo. Fu pure arruolato nei servizi ausiliari antiarei verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, al termine della quale per Ratzinger si aprì una nuova pagina di vita. Prima gli studi in Teologia, poi nel 1951 l'ordinazione sacerdotale. Presto iniziò a insegnare filosofia e teologia, finendo per intensificare sempre più la sua attività scientifica, con numerosissime pubblicazioni come “Introduzione al Cristianesimo” (1968), “Dogma e Predicazione” (1973), “Rapporto sulla fede” (1985) e “Il sale della terra” (1996). E questi sono soltanto alcuni titoli di vere e proprie pietre miliari per chi si è approcciato allo studio della materia.

Nel frattempo, andava avanti il suo percorso all'interno della Chiesa: nel 1977 Papa Paolo VI lo nominò Arcivescovo di München und Freising e risale allo stesso anno l'ordinazione episcopale. Nel 1981 Giovanni Paolo II lo ha nominato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. È divenuto anche Presidente della Pontificia Commissione Biblica e della Commissione Teologica Internazionale. Una serie di incarichi che l'hanno avvicinato sempre più ai vertici del Vaticano.

Al Cardinale Ratzinger furono affidate le meditazioni della Via Crucis 2005, celebrata al Colosseo. In quell'indimenticabile Venerdì Santo, Giovanni Paolo II, quasi aggrappato al Crocifisso, in una struggente "icona" di sofferenza, ha ascoltato in silenzioso raccoglimento le parole di colui che sarebbe divenuto il suo successore. Poco dopo fu proprio Ratzinger, in qualità di Decano del Collegio Cardinalizio, a presiedere la Santa Messa esequiale di Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, esprimendo, attaverso l'omelia, tutta la sua devozione nei confronti del Papa.

Da lì a poco sarebbe divenuto ufficialmente il successore di Papa Giovanni Paolo, per un pontificato di quasi 8 anni caratterizzato dalle riforme della Curia romana, dalla ripresa degli aspetti della tradizione ma anche da fatti meno positivi: la lotta alla pedofilia nel clero, il “caso Maciel” e il “caso Irlanda”. Anche questo, forse, è stato decisivo per giungere alla decisione di avvalersi della renuntiatio pontificalis, l'istituto giuridico che gli consentì nel 2013 di dimettersi dalla carica. “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”, queste le testuali parole di Ratzinger.

Ratzinger negli ultimi anni è apparso assai di rado in pubblico, come del resto aveva preannunciato: “Sono grato della vostra preghiera, confido che resterete vicini a me anche ora che per il mondo resterò nascosto”, aveva detto ai cardinali nel suo ultimo giorno da pontefice. Proprio in una recente intervista lo stesso Papa Francesco aveva affermato di rendere visita con regolarità a Benedetto XVI: "Vive in contemplazione... Ha un buon senso dell'umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo", aveva affermato. Poi l'annuncio da parte dello stesso Papa Francesco dell'aggravarsi delle condizioni di salute del Papa emerito. Fino alla morte, una morte raccolto in preghiera, come degna conclusione di una vita, quella di Joseph Ratzinger, già consegnata ai libri di storia. 

@Francesco Cucinotta