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Cultura
23 Dicembre 2022

Libri e Natale, il connubio felice su Un Mondo di Libri

La festa di Natale è un momento magico. Ispira le nostre azioni e fra le righe, rimette in prospettiva i nostri pensieri.

Concordanza, ardore umano, condivisione. Cos’è il Natale, se non la festa che schiude in magia l'atmosfera che respiriamo e ha la capacità di mettere in secondo piano le complicazioni dell’anno che volge quasi al termine, avvicinandoci con i nostri affetti più intimi e con i valori in cui crediamo?

Mariazzurra Lai

L’infelicità è assenza di opportunità, funzionalità, adattabilità. Spesso una conseguenza ad altri sentimenti, come la tristezza e la depressione. Gli esseri umani sono caratterizzati da svariate sfumature e spesso, si riesce a far trapelare serenità anche quando l’emozione che in realtà appartiene è l’esatto contrario. Dimensioni, equilibri, squilibri terreni. Una sorta di contrario di tutto. Cosa accadrebbe se in una realtà parallela, l’infelicità non fosse ammessa? Matteo Secchi, con il suo romanzo dal titolo -Non c’è bisogno di voi-, desia criticare fra le righe il sistema della società contemporanea. Una comunità che incentiva e promuove l’omologazione emarginando la diversità. Il protagonista del libro, si chiama Carlo. Carlo abita a Vremina, una città moderna che insegue la felicità standardizzata. La vita si sa, spesso colpisce con pugno ben assestato la bocca dello stomaco, lasciando un vuoto a perdere. Privato di due amici inaspettatamente, il sipario della sua esistenza cala, schiudendo l’incipit di un lugubre presente e di una totale apatia, verso il futuro. Le sue giornate si scandiscono di quesiti senza risposte e di perdizioni d’anima. Carlo, si sente come la mosca che sbatte contro il vetro nonostante la finestra sia aperta. Non riuscendo più ad onorare lo standard di felicità del suo paese, viene trasferito nel ghetto delle Bili Bianche. Un quartiere ove puo’ esprimere il suo turbamento e scegliere se uscirne ponendo deliberatamente termine alla sua vita. Come lui, gli abitanti di questo luogo, sono stati tutti giudicati da esperti, incapaci di poter vivere accanto alle persone felici e considerate di fatto, normali. Un incontro, in questo scenario contraddittorio, cambierà completamente l’ordinario del protagonista. La consapevolezza e la presa di coscienza è un faro che sovrasta la tempesta. Il concetto di felicità è sempre delimitato da una, più parentesi ma la cognizione, specie di se stessi e degli altri, va oltre l’altrove dei pensieri circoscritti e dei limiti mentali, emozionali. Un libro che consente di far riflettere il lettore sui paradossi che spesso, fomentiamo noi stessi, con l’esclusione a prescindere, di cio’ che non ci somiglia. Il risultato è l’impoverimento generale della popolazione e dei sentimenti, quali la solidarietà sul prossimo e la possibilità del contatto, come supporto e conforto a certe umane dinamiche.

Non c'è bisogno di VOI

Un Te’ a Marrakesh, scritto da Patrizia Floris è una sorta di diario. Il diario di una delle protagoniste, di nome Sandra, archeologa di professione e che, incentra le sue epistole, sul rapporto con la sua amica Marla. Sandra e Marla, hanno due profili caratteriali contradditori, poiché molto diversi ma simili. La prima è dinamica, sorridente, spontanea. La seconda invece si distingue perché, introversa e impenetrabile. Il giorno e la notte. Si conoscono dalla giovinezza, in un liceo artistico cagliaritano e gli anni scolastici, li vivono complici da compagne di banco. La loro amicizia, ad un certo punto, viene pero’ compromessa dall’estemporanea sparizione di Marla e da una conseguente rottura.  Anni dopo, le due amiche ormai adulte e realizzate, scelgono di  regalare una seconda possibilità alla loro antica amicizia. Marla è un medico che opera in un ospedale di Marrakesh, nel reparto malattie infettive ed è sposata con un suo collega, di nome Aaron. Nonostante questo quadro perfetto Marla, non sta bene con se stessa perché le sue ombre del passato, ritornano a far breccia nella sua mente. Sandra, in tutto questo, si scopre attratta dal marito dell’amica e percepisce, con chiarezza di essere effettivamente ricambiata da lui. Il rapporto tra le due è nuovamente, in chiaro declino. L’epilogo di questo libro è celebrativo, inaspettato. Fra le righe si designano una varietà di emozioni, sentimenti, azioni. L’amore è chiaramente il comune denominatore e il filo di Arianna.

Come si evolverà il rapporto di Sandra e Marla? Marla lascerà suo marito? Sandra, prenderà il suo posto? Le due amiche avranno una terza occasione? Lo scoprirete sono leggendo.

Infine, Maria di Isili scritto da Cristian Mannu. Nell’inseguire la libertà si finisce così in una prigione senza sbarre in cui a impedire ogni movimento è solo la miseria e la durezza della vita. Case popolari in squallidi quartieri, figli che non puoi coccolare e nemmeno tenere con te, scale da spazzare con le tue mani delicate e calze da rammendare alla luce giallognola di una lampadina, un amore annegato nella banalità del gioco e dell’alcool, alla ricerca di un riscatto impossibile. L'autore affida ogni capitolo a un personaggio, una voce diversa per raccontare un pezzo di questa storia di vita e di morte. Parole sgrammaticate e dialettali, quelle della vecchia levatrice, a ricordare la giovane Marriedda, bella e innamorata. Parole intrise del risentimento feroce e rabbioso di un padre tradito. Parole di dolore, il dolore folle di una madre che si rende conto di non aver fatto nulla per proteggere le proprie figlie dai suoi stessi errori.

 

 

 

@MariazzurraLai