Dal maledetto momento in cui aveva scoperto di essere affetto da leucemia Sinisa Mihajlovic aveva combattuto come un leone. "Ho la leucemia, ma la batterò giocando all'attacco", aveva dichiarato nel luglio del 2019, durante la conferenza in cui annunciò la malattia. D'altronde in campo, da calciatore, ha sempre lottato con fierezza e lealtà. E anche da allenatore quegli stessi valori li ha sempre trasmessi. Oggi però purtroppo si è arreso, a soli 53 anni. Anche se lo spirito dei guerrieri non muore mai.
L'annuncio direttamente attraverso un comunicato diffuso dalla famiglia: "La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato".
Il 29 ottobre 2019 il trapianto di midollo osseo al Sant'Orsola di Bologna, meno di un mese dopo le dimissioni. Sinisa addirittura era tornato a fare il suo lavoro, ad allenare il Bologna, accolto dall'affetto dei suoi tifosi ma in generale di tutti gli appassionati di calcio che hanno sempre apprezzato lo spirito e i valori di Mihajlovic, sia come calciatore, che nei panni di allenatore. Purtroppo a inizio 2022 i nuovi campanelli d'allarme, fino al tragico epilogo di oggi.
La notizia naturalmente ha scosso tutto l'ambiente del calcio, dagli amici, agli addetti ai lavori, passando per gli ex compagni e i colleghi con cui Mihajlovic ha condiviso quasi 40 anni di carriera. "Addio Mister, vivrai per sempre nel nostro cuore", scrive il Bologna attraverso i propri canali social, mentre la Sampdoria, squadra con la quale il serbo ha avuto a che fare sia come giocatore che come allentore, ha scritto un semplice quanto profondo "Ciao Sinisa". Messaggio di cordoglio anche da parte della Lega Serie A, che si dice "profondamente addolorata per la scomparsa di Siniša Mihajlović, icona di calcio e di vita. La sua classe purissima come calciatore e allenatore, la sua forza e la sua umanità sono un esempio che lascia un solco indelebile nel calcio italiano e mondiale".
@Francesco Cucinotta