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Internet e tecnologia
29 Novembre 2022

Under 14 e il loro rapporto con i social network: ecco come si comportano

La ricerca dell'Università di Cassino sul rapporto tra i giovani e i social network ha rivelato quali sono i social preferiti dagli under 14. Ecco lo studio

Iscrizione precoce e ricerca dell’approvazione sociale: queste le due caratteristiche fondamentali del rapporto fra under 14 e social network, secondo lo studio condotto dal Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale sulla vita digitale dei neo-adolescenti.

L’88% degli intervistati, ossia più di 2000 ragazzi fra 11 e 13 anni, afferma di usare con regolarità i social network, e questo nonostante il limite di età per accedere alle piattaforme di condivisione e di messaggistica sia fissato per legge a 14 anni. La percentuale sale al 100% se si guarda ai 13enni.

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4 ragazzi su 10 hanno un profilo pubblico. Il coordinatore della ricerca, Simone Digennaro spiega: “La condivisione di contenuti privati su piattaforme visibili in tutto il mondo, senza il diretto controllo e la supervisione degli adulti, espone il minore a rischi enormi, quali ad esempio cyberbullismo, adescamento online e, più in generale, violazioni della privacy”.

Oltre il 50% del campione usa più di due ore al giorno WhatsApp, il medesimo utilizzo riguarda TikTok. Seguono Instagram, Youtube e Snapchat. La ricerca conferma il progressivo abbandono di Facebook e la scarsa attrattività di Twitter per i giovani. Fra i social si affacciano invece Discord, piattaforma VoIP e di messaggistica istantanea pensata per i gamer, e la piattaforma di live streaming Twitch.

Social network e giovanissimi: vantaggi e pericoli

Più della metà degli under 14 intervistati rivela di aver modificato almeno una volta una foto prima della pubblicazione, di questi oltre il 14% lo fa spesso, mentre quasi il 6% ammette di farlo sempre.

I risultati della ricerca: Ben il 42% vorrebbe essere nella vita reale così come appare quando utilizza i filtri. I filtri sono diventati cioè strumenti per operare cambiamenti sul proprio corpo, per modificare il proprio aspetto e allinearlo a un’immagine ideale di sé da proiettare all’esterno qui emerge chiaramente la questione dell’opposizione tra il sé reale e il sé immaginato”.

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La paura è derivata dal fatto che, questo dualismo fra corpo naturale e corpo rappresentato possa mutare la percezione che i ragazzi hanno di loro stessi: “I social concorrono in maniera determinante alla costruzione della reputazione dei giovani e questo appare evidente osservando alcuni trend di utilizzo che mostrano come l’approvazione e il riconoscimento sociale siano al centro delle dinamiche con cui essi espongono la propria immagine”. 

@Redazione Sintony News