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21 Novembre 2022

I Savoia vogliono indietro i gioielli della corona

La famiglia reale sostiene che i gioielli siano stati lasciati da Umberto II alla Banca d'Italia nel 46' e che gli spettino per "usucapione", ecco cosa è successo

I Savoia chiedono indietro i gioielli della corona: l’oggetto in questione è un cofanetto in pelle di tre piani protetto da 11 sigilli con diamanti, perle, collane, preziosi di ogni genere del valore di circa 300 milioni di euro, attualmente custodito presso la Banca d'Italia.

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Ma la famiglia reale sostiene che Umberto II lo lasciò a loro nel ’46 e per questo gli spetta "per usucapione”. A raccontarlo, il Fatto Quotidiano, che riporta le memorie depositate presso il Tribunale Civile di Roma, in vista dell’udienza che si terrà il 10 maggio 2023.

I Savoia chiedono ai giudici di portare il caso alla Consulta, ritenendo la XIII Disposizione della Carta in contrapposizione con i suoi stessi principi fondamentali e con i diritti sanciti dall’Ue. Tra i gioielli in questione, si legge, oltre a un diamante rosa montato su una grande spilla e i collier di perle indossati dalla regina Margherita, c'è la tiara della regina Elena, il vero pezzo di valore. Un diadema a 11 volute di brillanti, attraversato da un filo di perle orientali, che sotto ha perle incastonate e sopra gocce di brillanti: 11 perle a goccia di grani 720, 64 perle tonde del peso di grani 975, 1040 brillanti del peso di grani 1167.

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Per difendere la loro causa, i Savoia citano anche i diari di Luigi Einaudi. Nelle quattro pagine di diario (precisamente dalle 656 alla 659), si legge, secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano:

“Il Re mi riceve come al solito e forse un po’ più serio, e mi comunica che in conseguenza degli avvenimenti egli desidera che le gioie così dette della corona non vadano immediatamente in mano ad un commissario. Egli desidera che esse siano depositate presso la Banca d’Italia per essere consegnate poi a chi di diritto”. 

Ora bisognerà attendere la decisione del Tribunale Civile di Roma, in vista dell’udienza fissata il 10 maggio 2023.

@Redazione Sintony News