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2 Novembre 2022

Ryan Murphy: "Evan Peters terrorizzato dall'idea di calarsi nei panni di Dahmer"

Il regista della serie Netflix su Jeffrey Dahmer ha spiegato quanto sia stato difficile per Evan Peters interpretare il ruolo del serial killer di Milwaukee

Che non sarebbe stata una passeggiata era ampiamente prevedibile, considerata la delicatezza dei fatti e dei temi trattati, ma Ryan Murphy, il regista della fortunatissima serie Netflix su Jeffrey Dahmer ha raccontato quanto sia stato difficile per l'attore Evan Peters calarsi nei panni del famigerato serial killer e cannibale di Milwaukee. 

Peters si è immedesimato completamente nella psicologia e nel comportamento di Jeffrey Dahmer, e infatti ne è venuta fuori un'intrerpretazione da paura: "È rimasto per mesi in questo personaggio, penso solo a quanto sia stato difficile. Non lo avevo mai visto così", ha spiegato Murphy, che conosce bene l'attore, visto che i due lavorano assieme da anni. Il regista ha spiegato che per quasi un anno Peters ha indossato dei pesi nelle braccia e attorno alle caviglie per simulare la camminata pesante e la fisicità di Dahmer.

E lo stesso Peters ha confermato quanto detto dall'amico regista: "Dahmer ha una schiena molto dritta, non muove la braccia quando cammina. Ho sempre indossato i suoi occhiali e sono stato costantemente con una sigaretta in mano. Volevo che tutte queste cose fossero una vera e propria seconda natura. Ho guardato molte riprese, molte immagini di repertorio e ho lavorato per abbassare il tono della voce. Lui aveva un modo di parlare molto particolare. È stata una ricerca completa".

Ne è venuta fuori un'interpretazione pazzesca, che ha lanciato la serie ai primi posti della classifica dei prodotti Netflix più visti di sempre. E non sono mancate le polemiche, specialmente da parte dei familiari delle vittime, infastiditi dalla scelta del colosso dello streaming di riportare a galla certi fatti per fare soldi.

@Francesco Cucinotta