News

Internet e tecnologia
14 Ottobre 2022

USA, scienziati brevettano videogame che aumenta la memoria negli anziani

Un videogioco musicale permetterebbe agli anziani di imparare a suonare la batteria migliorando allo stesso tempo la loro memoria a breve termine

Imparano a suonare la batteria attraverso un'applicazione su un tablet e al tempo stesso migliorano la propria capacità di memoria a breve termine. Il progetto "Rhythmicity", ideato da un gruppo di scienziati americani in collaborazione con il batterista dei Grateful Dead, Mickey Hart, ha dimostrato il potere terapeutico di un videogioco sulle persone della terza età.

Il batterista dei Grateful Dead, Mickey Hart

Fra le caratteristiche principali del videogame, la possibilità di adattare tempi, complessità e il livello di difficoltà generale in base al "giocatore" e ai suoi gradi di miglioramento. Il progetto ha visto coinvolti 47 adulti di età compresa tra i 60 e i 79 anni, che sono stati divisi in due gruppi, dei quali solo uno ha utilizzato il gioco in questione, mentre l'altro ha avuto a che fare con un normale gioco di ricerca di parole. L'esperimento è durato otto settimane (20 minuti al giorno, per cinque giorni a settimana).

I risultati sorprendenti: i miglioramenti nel meccanismo di percezione visiva e di attenzione selettiva hanno avuto un effetto a catena sulla memoria a breve termine, che è stata testata attraverso un test di riconoscimento dei volti. E proprio questo test ha messo in evidenza che gli anziani che hanno impiegato il gioco musicale effettivamente hanno mostrato miglioramenti maggiori nel riconoscimento facciale. Il team di studiosi ha così concluso che "l'allenamento ritmico musicale può giovare alle prestazioni su un compito non prettamente musicale".

Sottoposti a elettroencefalogramma, i giocatori di Rhythmicity hanno mostrato un aumento dell'attività nel lobulo parietale superiore, quella parte del cervello legata alla lettura della musica e alla memoria visiva a breve termine. Soddisfatto Theodore Zanto, neuroscienziato dell'Università della California: "È davvero soprendente che la memoria sia migliorata a tal punto. C'è una componente legata all'allenamento mnemonico molto forte, che si è estesa ad altre forme di memoria".

@Redazione Sintony News