In Iran non c’è una legge che divieta l’ingresso delle donne negli stadi, ma spesso si ritrovano davanti a un diniego. E non sono poche le pressioni che dalla rivoluzione islamica a oggi, ovvero dal 1979, di organizzazioni internazionali e della Fifa, arrivate negli anni. Così giovedì sera, dopo oltre 40 anni, circa 500 donne hanno portato partecipare al match allo stadio Azadi di Teheran come testimoniano le foto diventate virali.
Risalgono a 3 anni fa le proteste suscitate dalla morte di Sahar Khodayari, 29 anni, che si era data fuoco in attesa del processo per aver cercato di assistere a una partita travestita da uomo.
Khodayari è diventata nota come 'Blue Girl', i colori della squadra per cui tifava e simbolo della lotta per i diritti delle donne in Iran.
Al match di giovedì le donne si sono presentate negli spalti ma sedute lontane dagli uomini.
Molte hanno sventolato bandiere, indossato i colori della propria squadra e cantato 'Blue Girl' in segno di riconoscimento per Khodayari.
Risale al 2018 l’arresto di decine di donne che hanno cercato di assistere a una partita di calcio. In quell’occasione alcune sono riuscite ad entrare allo stadio indossando barbe e parrucche finte.
@Monica Magro