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11 Agosto 2022

I molluschi protagonisti della cucina italiana

La regola della "R" per gustare i molluschi

Il detto popolare consiglia di non consumare molluschi nei mesi che non contengono la R. Come raccontano Giorgio e Caterina Calabrese di La Repubblica, in quei mesi senza, infatti, si può osservare un innalzamento dei livelli di microalghe fitoplanctoniche che determinano il fenomeno detto “marea rossa”. Queste possono crescere durante la stagione estiva ed essendo capaci di produrre neurotossine, se presenti nell'acqua in grandi quantità, le tossine emesse possono concentrarsi all'interno di molluschi, che ingeriti aumentano il rischio anche per il corpo umano.

Purtroppo le tossine algali sono stabili al calore e rimangono attive anche dopo la cottura. I molluschi bivalvari maggiormente coinvolti sono le cozze e, per fortuna, più raramente vongole, ostriche, capesante. 

Quindi risulta valido il vecchio detto che  bisogna mangiare molluschi solamente durante i mesi che contengono la lettera "R" ovvero, settembre, ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo e aprile, ma includendo gennaio, dove la R è presente in lingua inglese: january e francese janvier mentre tutti gli altri: maggio, giugno, luglio e agosto sono i mesi senza R. In altri termini, il periodo migliore per mangiare cozze, ricci, ostriche sarebbe da settembre ad aprile. 

Un altro argomento per seguire la regola "R" è che durante l'estate avviene la riproduzione di molluschi; la deposizione delle uova può cambiare il gusto e la loro consistenza, il che significa che il sapore potrebbero non essere al meglio. 

 

@MorenoPisano