Tutte le partite della Ligue 1 lo scorso fine settimana hanno visto le maglie dei calciatori e le fasce dei capitani con i colori arcobaleno, per la giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. "Ha dovuto lasciare la squadra per motivi personali, ma non è infortunato", ha spiegato nel dopo partita il tecnico. I sospetti sulle reali ragioni dell'assenza di Gueye sono diventati certezza con la conferma da parte dei giornali francesi, il centrocampista si sarebbe rifiutato di scendere in campo contro il Montpellier per non indossare la maglia col numero stampato con i colori dell'arcobaleno a sostegno della comunità LGBT.
A sostegno della tesi che Gueye non volesse condividere in alcun modo il messaggio contro le discriminazioni dovute al sesso c'è il fatto che il giocatore aveva saltato lo stesso turno di campionato lo scorso anno, adducendo all'epoca "problemi di stomaco". La vicenda ha sollevato parecchie polemiche ed è arrivata anche a livello politico: la presidente della regione dell'Ile-de-France, Valerie Pecresse, ha chiesto al PSG di sanzionare Gueye: "I giocatori di una società di calcio, e quelli del PSG in particolare, sono figure di identificazione per i nostri giovani – ha scritto su Twitter – Hanno il dovere di dare l'esempio. Il rifiuto di Idrissa Gana Gueye di unirsi alla lotta contro l'omofobia non può restare senza sanzione!".
@MorenoPisano