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6 Maggio 2022

L’azienda Salov parla dopo i risultati dei test della rivista tedesca sulla qualità dell’olio

L’azienda Salov dopo i risultati dei test pubblicati dalla rivista tedesca Öko Test che ha valutato la qualità dell’olio extravergine di oliva delle aziende italiane: “Utilizzato metodo inappropriato”

Pubblichiamo integralmente la nota scritta dall'azienda italiana Salov dopo i risultati dei test sulla qualità dell'olio extravergine italiano riportati nella rivista tedesca Öko Test e ripresi dall nostra testata giornalistica:

Siamo venuti a conoscenza del test realizzato dalla rivista tedesca Öko Test e siamo stupiti dai risultati pubblicati che purtroppo sono ripresi anche da alcuni media italiani.

Innanzi tutto, evidenziamo che il metodo utilizzato per analizzare e classificare gli Oli Extra Vergini è inappropriato e non conforme con quanto indicato dall’International Olive Oil Council e dalla regolamentazione dell'UE. E’ scorretto formalmente e sostanzialmente utilizzare metodologie non ufficiali in quanto determinano risultati non oggettivi né ufficiali.

Va inoltre aggiunto che il prodotto testato - Filippo Berio Olivenöl Classico 500ml, GTIN 8002210113312, è commercializzato in Germania ma non è presente nel mercato italiano dove abbiamo una gamma specifica di prodotti, diversa da quanto vendiamo in quel paese.

Per rispondere nel dettaglio ai punti citati da OKO-TEST:

1) Pesticidi:

In particolare:

- Deltametrina: valore rilevato 0,015 mg/kg rispetto a un LMR (livello massimo di residuo fissato dall'UE per le olive) di 0,6 mg/kg (ovvero 40 volte al di sotto del limite).

- Fosmet: valore rilevato 0,017 mg/kg rispetto a un LMR (livello massimo di residuo fissato dall’UE per le olive) di 3 mg/kg (ovvero circa 176 volte al di sotto del limite).

Di conseguenza i valori riscontrati sono ampiamente inferiori ai livelli definiti dalle norme (Regolamento CE 396/2005 e successive modifiche).

2) Olio minerale (MOSH/MOAH):

Premesso che in Europa è vigente una rigorosa normativa che disciplina i residui massimi ammissibili dei contaminanti negli alimenti che è nota per essere estremamente cautelativa nei confronti del consumatore (Reg. CE 1881/2006 e successive modifiche), essa attualmente non include alcun limite per gli oli minerali (MOSH/MOAH) negli alimenti, compresi oli e nei grassi vegetali. Studi e ricerche sono in corso per addivenire ad una procedura condivisa e affidabile che al momento non è ancora stata definita.

La metodologia seguita nel test (basata sulla tecnica LC-GC/FID) non è riconosciuta da organismi ufficiali, in quanto peraltro non distingue tra MOAH "cattivi" ovvero derivanti da effettive contaminazioni con oli minerali e MOAH cosiddetti “buoni”, dei quali non si può escludere la presenza naturale in molte cultivar di olive, di conseguenza determina risultati del tutto inaffidabili.

3) PVC/ PVDC/ composti clorurati sull'imballaggio:

Tutti i materiali utilizzati per i nostri imballaggi sono perfettamente idonei per l'utilizzo in prodotti alimentari, certificati dai nostri fornitori sia relativamente alla conformità normativa, sia ai test di migrazione sul prodotto contenuto.

Occorre inoltre sottolineare che, nell’OKO TEST, il PVC/PVDC/clorato sarebbe stato rinvenuto "nel coperchio esterno di rivestimento" del tappo quindi in una zona nemmeno a contatto con il prodotto alimentare.

Ribadiamo con forza che tutte le procedure stabilite dalla nostra Società per il controllo e la sicurezza dei nostri prodotti ne garantiscono pienamente la conformità, e sono idonee a tutelare la salute di consumatori.

Infine, consideriamo scorretta la condotta di “Öko Test”, de “Il Salvagente” e dei vari siti web che stanno riprendendo l’inchiesta tedesca, che riteniamo lesiva della immagine del nostro marchio e della nostra azienda; di conseguenza Salov si riserva il diritto di intraprendere azioni nelle opportune sedi.