La guerra in Ucraina rischia di avere conseguenze anche sul paniere della spesa delle famiglie italiane. Perché minaccia di colpire prima di tutto i prodotti, in proporzione, più importanti per le famiglie che hanno redditi bassi: gli alimentari di base, pane e pasta su tutti, che rappresentano una quota percentuale più alta della spesa mensile di chi guadagna di meno. 

L'amministratore delegato della catena di supermarket VéGé, anche vicepresidente di Federdistribuzione, Giorgio Santambrogio, racconta in alcune interviste di aver ricevuto una serie di telefonate la mattina dell'invasione russa in Ucraina. Erano i produttori di pasta che lo avvertivano: le catene della grande distribuzione devono prepararsi a una nuova ondata di aumenti dei prezzi anche delle farine, del pane e dei prodotti di pasticceria.

Nell’ultimo anno c'erano stati aumenti sulla pasta secca tra il 19% e il 50%. Ma con la guerra si va verso una nuova ondata d’inflazione, che metterà in difficoltà i ceti più fragili nell'Europa occidentale. 

@Marzia Diana