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27 Gennaio 2022

Diana, l'arbitra vittima di revenge porn: "Sono rimasta chiusa in casa per due giorni"

Il racconto di Diana Di Meo, l'arbitra i cui video privati sono finiti in pasto al web: indaga la polizia postale

"Ho ricevuto chiamate e messaggi su Instagram, così ho scoperto che i miei video intimi erano finiti sul web". Diana Di Meo, arbitra e modella di Pescara, ha 22 anni ed è finita sulle cronache nazionali nei giorni scorsi perché vittima di un brutto episodio di revenge porn. Lo racconta lei stessa in collegamento a "Pomeriggio Cinque", dove spiega di essere rimasta chiusa in casa per giorni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia postale, ignoti sarebbero riusciti ad accedere al suo cloud privato diffondendo su Telegram suoi video privati.

"Per due giorni sono rimasta in casa come paralizzata - ha spiegato la ragazza - dopo la denuncia ho capito che quei video erano finiti in giro per l'Italia. Addirittura anche alcuni personaggi dello spettacolo mi hanno scritto per chiedermi cosa stesse succedendo perché avevano ricevuto quei video su WhatsApp".

A svolgere le indagini ora è la polizia postale: "In questo momento anche solo cercare o condividere quei video è un reato - ha ricordato Di Meo - la mia paura più grande è che le foto dei miei nipotini, presenti su quel cloud, finiscano nella rete della pedopornografia".

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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@sintonynews