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14 Gennaio 2022

Ecco gli oggetti di plastica che non potrai più comprare da oggi

Anche in Italia entra in vigore la Direttiva antiplastica Sup che vieta alcuni prodotti in plastica monouso.

Entra ufficialmente in vigore la legge che vieta l’uso della plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile. Anche l’Italia, come gli altri Paesi dell’Unione europea, dà così attuazione alla direttiva antiplastica Sup, ovvero Single use plastic, il cui obiettivo è quello di mettere un freno all’inquinamento dovuto alla plastica usa e getta. Stiamo dunque per dire addio a diversi prodotti che, secondo le stime, ad oggi costituiscono circa il 50% di tutti i rifiuti dispersi sulle spiagge europee.  

Ecco quali sono:

1) Posate 

2) Piatti
3) Cannucce, tranne quando rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva 90/385/CEE o della direttiva 93/42/CEE)

4) Bastoncini cotonati (tranne quando  rientrano  nell'ambito  di applicazione  della  direttiva  90/385/CEE  del  Consiglio  o   della direttiva 93/42/CEE del Consiglio)

5) Agitatori per bevande
6)  Aste  da  attaccare  a  sostegno  dei  palloncini,  tranne  i palloncini  per  uso  industriale  o   altri   usi   e   applicazioni professionali che non sono distribuiti  ai  consumatori,  e  relativi meccanismi;

7) Contenitori per alimenti in polistirene espanso, vale  a  dire recipienti quali scatole con o senza coperchio,  usati  per  alimenti che soddisfano congiuntamente i seguenti criteri:

a) sono destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto;
b) sono generalmente consumati direttamente dal recipiente;
c) sono pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti tipo  fast  food  o  per  altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti.


8) Contenitori per bevande  in  polistirene  espanso  e  relativi tappi e coperchi

9) Tazze  o  bicchieri  per  bevande  in  polistirene  espanso  e relativi tappi e coperchi.

Questi articoli non potranno più essere venduti (salvo esaurimento scorte), pena una sanzione da 2.500 a 25.000 euro, aumentata fino al doppio del massimo in caso di immissione sul mercato di un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10% del fatturato del trasgressore.