Patrick Zaki sarà scarcerato "anche se non è stato assolto" dalle accuse: lo hanno riferito alcuni avvocati al termine dell'udienza a Mansura ad un capannello di cronisti. Secondo quanto riferisce la testata egiziana MadaMasr, Il tribunale per reati minori della sicurezza dello stato di emergenza della seconda divisione di Mansoura ha deciso di rilasciare Patrick George Zaki con il rinvio del suo processo al 1 febbraio 2022.
🔴 Patrick Zaki sarà scarcerato, anche se rimane ancora sotto processo.
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) December 7, 2021
Un passo avanti enorme nella direzione della giustizia.
Oggi scenderemo in piazza con uno stato d'animo diverso. Finalmente.#FreePatrickZaki
In tribunale erano presenti molti osservatori i rappresentanti dell'ambasciata italiana accompagnati dai colleghi di altri importanti Paesi alleati, come segnale dell'interesse che il caso dello studente egiziano all'universita' di Bologna suscita nella comunità internazionale e non solo italiana. "Al momento si può parlare di una scarcerazione nella giornata di oggi ma il processo proseguirà e Zaki continuerà ad essere comunque sotto pressione" ha dichiarato ai microfoni di Radio Sintony Andrea De Angelis di Amnesty International Sardegna. La storia Zaki 30 anni, è stato da poco trasferito dal carcere cairota di Tora, dove ha trascorso quasi tutta la sua custodia cautelare, ad una prigione di Mansura. Patrick era stato arrestato il 7 febbraio del 2020 tornando in Egitto per una vacanza e i 19 mesi di custodia erano stati giustificati con accuse di propaganda sovversiva fatta attraverso dieci post su Facebook. Il rinvio a giudizio è avvenuto invece per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di tre articoli scritti da Zaki, tra cui uno del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana.
@Moreno Pisano