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30 Dicembre 2025

Sardegna sotto la pioggia e sferzata dal gelo: il Capodanno 2026 segna il ritorno del vero inverno

Il meteorologo Mario Giuliacci annuncia tre perturbazioni in arrivo: piogge diffuse sull'Isola tra il 30 e il 31 dicembre, seguite da un drastico crollo termico

L’Isola si prepara a un inizio d’anno decisamente movimentato sul fronte meteorologico. Mentre molti sardi si apprestano a festeggiare il Capodanno nelle piazze o negli agriturismi dell’interno, l’esperto Mario Giuliacci avverte: la Sardegna sarà tra le prime regioni a essere colpita da un’ondata di maltempo che inaugurerà un ciclo di dieci giorni di stampo puramente invernale.

Secondo le previsioni del direttore di meteogiuliacci.it, la Sardegna si trova attualmente nella traiettoria della prima delle tre perturbazioni attese.

Paesaggio invernale bosco innevato e vero sole La neve intatta brilla Gli  alberi sono coperti di brina Paesaggio invernale innevato | Foto Premium

ll 30 dicembre: primi rovesci diffusi interesseranno gran parte del territorio regionale.

ll 31 dicembre la pioggia continuerà a bagnare le Isole, rendendo necessari ombrelli e giacche pesanti per chi ha scelto di attendere la mezzanotte all'aperto.

Dopo la pioggia, arriverà il freddo artico. Giuliacci parla di un'irruzione di aria fredda dal Circolo Polare come non se ne vedevano da almeno dieci inverni. Questo nucleo porterà a un calo delle temperature di oltre 5 gradi su tutta la Penisola.

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Nonostante il crollo generalizzato, la Sardegna manterrà una posizione leggermente più mite rispetto al resto d'Italia, ma il cambiamento sarà comunque netto. Insieme a poche altre città come Roma e Palermo, il capoluogo sardo sarà uno dei pochi a mantenere la massima sopra i 6 gradi tra il 31 dicembre e il 1° gennaio.

La situazione sarà molto diversa nel cuore dell'Isola, dove le minime si avvicineranno allo zero nelle zone interne e nuorese, con gelate notturne previste soprattutto nelle vallate e sugli altipiani.

Il calendario meteorologico tracciato da Giuliacci non concede tregua fino al 5 gennaio. La prima ondata 30 dicembre - 1 gennaio) pioggia intensa sulle Isole e prime nevicate a bassa quota sugli Appennini.

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Seconda ondata (2 - 5 gennaio): un nuovo nucleo freddo colpirà le regioni adriatiche ma influenzerà indirettamente anche il bacino del Mediterraneo, portando correnti più umide.

Il weekend della Befana: mentre le Alpi vedranno accumuli di neve record (oltre 50 cm), la Sardegna vedrà un'instabilità persistente che potrebbe portare la neve anche sulle vette del Gennargentu.

«Non ricordo un'irruzione di aria fredda così importante negli ultimi 10 inverni», ha spiegato Giuliacci, sottolineando come la stabilità termica degli anni passati sia ormai un ricordo.

Per chi ha deciso di trascorrere il Capodanno nelle località montane della Sardegna, come Fonni o Desulo, il consiglio è di monitorare costantemente le condizioni stradali. Sebbene le nevicate più abbondanti siano previste per l'arco alpino, il crollo termico e l'umidità potrebbero causare la formazione di ghiaccio sulle strade statali dell'interno già dalle prime ore del 1° gennaio.

 

@Redazione Sintony News