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9 Ottobre 2021

Dopo lo spazio, Bezos vuole l'immortalità

Si chiama Altos Labs e vuole invertire il processo di invecchiamento cellulare. La ricerca per la vita eterna può contare (anche) su Jeff Bezos.

Il fondatore e presidente esecutivo di Amazon, non si arrende neanche di fronte ai limiti dell’umana natura. Anzi, ora è deciso a superarli. Dopo aver conquistato lo spazio, ha infatti investito migliaia di dollari in una startup che si prefigge l’obiettivo di invertire l’invecchiamento umano attraverso la riprogrammazione cellulare. E non è l’unico a sognare in grande: già da qualche tempo i ricchi del pianeta, da Peter Thiel, fondatore di PayPal, a Sergey Brin e Larry Page, fondatori di Google. La startup sulla quale ha investito Bezos si chiama Altos Labs ed è giovanissima. Tra i professionisti che dovrebbero unirsi a vario titolo al progetto figurano infatti scienziati del calibro di Juan Carlos Izpisúa Belmonte del Salk Institute (struttura nota per i suoi esperimenti sugli organismi chimera), Jennifer Doudna, vincitrice del Nobel per la Chimica 2020 per lo sviluppo del metodo di «taglia e cuci del Dna» Crispr-Cas9, e l’ex direttore del National Cancer Institute degli Stati Uniti Richard Klausner, che dovrebbe ricoprire il ruolo di amministratore delegato. Un altro Nobel come Shinya Yamanaka, premiato nel 2012 per la scoperta delle cellule staminali riprogrammate, siederà invece (gratuitamente) alla guida del comitato consultivo scientifico della company. Altri nomi illustri potrebbero poi aggiungersi nell’immediato futuro: sempre secondo il Mit Technology Review, Altos Labs avrebbe già raccolto investimenti per 270 milioni di dollari (pari a poco meno di 230 milioni di euro), perciò starebbe offrendo ai suoi potenziali ricercatori stipendi da un milione di dollari all’anno con l’aggiunta di una partecipazione alle quote aziendali.

 

@Moreno Pisano