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4 Ottobre 2021

Giornata mondiale degli animali: dalle specie più a rischio al ritorno di quelli scomparsi

Inquinamento e habitat naturali distrutti: quali potrebbero scomparire nel 2021

Oggi, 4 ottobre, è la giornata mondiale degli animali, che coincide con la festa di San Francesco d'Assisi, il santo patrono degli animali. Tante le iniziative organizzate, come sempre, dalle associazioni animaliste presenti in tutto il mondo. 

Ma gli studi degli ultimi anni su inquinamento, cambiamenti climatici e distruzione degli habitat naturali non portano buone notizie. Solo nel 2020 appena trascorso si sono moltiplicati gli appelli della comunità scientifica sulle specie animali quasi scomparse e a rischio estinzione. 

La prima specie dichiarata a tutti gli effetti estinta nel 2020 è stato il pesce spatola cinese, uno dei più grandi pesci d'acqua dolce al mondo, che poteva raggiungere i 7 metri di lunghezza massima. Poi ancora: si sono estinti il pesce mano liscio, la rana velenosa, la mantide nana spinosa e il pipistrello di Bonin.

Tra quelle che potrebbero sparire nel 2021, invece, ci sono il lemure bambù dorato (che vive nelle foreste pluviali del Madagascar sudorientale), il criceto comune (a causa dell'inquinamento luminoso), la focena del Golfo della California (rarissima specie di mammifero marino che vive nel Mare di Cortez), la balena franca nordatlantica, l'orango di Tapanuli, i rarissimi delfini di fiume e il rinocerone bianco settentrionale

Ci sono però anche alcuni animali scomparsi che sono "ritornati": a partire dai nostri mari dove, nelle acque del Salento, è stata avvistata la foca monaca. Salvo anche il bisonte europeo, che è tornato a pascolare nelle pianure del Caucaso grazie al successo dei progetti di reintroduzione e allevamento. 

 

@Marzia Diana