Per decenni è stata una scena ordinaria nelle cucine di tutto il mondo: un'aragosta che finisce nell'acqua bollente tra i vapori della cucina. Da oggi, nel Regno Unito, questa immagine appartiene al passato. Il governo britannico ha annunciato il divieto di bollire crostacei vivi, nell'ambito di una nuova strategia per il benessere animale definita dai ministri come "la più ambiziosa di una generazione".

La decisione non nasce dal nulla, ma affonda le radici in un riconoscimento scientifico e legislativo avvenuto nel 2022. Allora, una legge britannica stabilì ufficialmente che i crostacei decapodi (aragoste, granchi, gamberi) e i cefalopodi (polpi e calamari) sono esseri senzienti, capaci di provare dolore e sofferenza.

«Mettere un animale cosciente in acqua bollente è tortura — spiega Ben Sturgeon, di Crustacean Compassion —. Sopportano minuti di dolore atroce prima di morire. Esistono alternative umane, come lo stordimento elettrico, che devono diventare lo standard».

Mentre Londra sceglie la linea dura, la situazione in Italia appare frammentata. A livello nazionale, non esiste un divieto esplicito di bollitura, ma la sensibilità giuridica sta cambiando.

Se gli animalisti esultano, il settore dell'ospitalità solleva dubbi pratici ed economici. Per uccidere un'aragosta in modo "umano" secondo i nuovi standard, i ristoranti dovrebbero dotarsi di macchinari per lo stordimento elettrico.

«Il settore è già in ginocchio — commenta Robin Hancock, fornitore e ristoratore londinese —. Queste macchine costano oltre 3.500 sterline l'una e occupano spazio. Tutti hanno a cuore il benessere animale, ma bisogna essere realisti sulle questioni pratiche».

Anche lo chef stellato Michael Caines esprime perplessità sull'applicazione della norma: «In che modo la faranno rispettare? Con la mancanza di agenti per i furti nei negozi, è difficile pensare che arresteranno chef per una pentola d'acqua».

Il divieto sulle aragoste è solo un tassello di un piano governativo molto più vasto che mira a rivoluzionare il rapporto tra l'uomo e gli animali nel Regno Unito. La strategia include la messa al bando della caccia simulata con i cani e della caccia alle lepri in stagione riproduttiva.

Addio alle gabbie per le galline ovaiole e alle gabbie parto per le scrofe.

Stop agli allevamenti intensivi di cuccioli di cane.

La misura ha scatenato un acceso scontro politico. Mentre i Verdi chiedono di andare ancora oltre (vietando anche le corse dei levrieri), il leader di Reform UK, Nigel Farage, ha bollato la norma come un esempio di "controllo autoritario". Il governo laburista ha replicato che si tratta semplicemente di "aggiornare leggi obsolete" per allinearle alla moderna comprensione scientifica del dolore animale.

@Redazione Sintony News