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27 Dicembre 2025

Famiglia nel bosco, figli separati dai genitori anche a Capodanno

Trascorreranno anche il Capodanno separati dal papà Nathan i tre fratellini cresciuti nel bosco di Chieti che dal 20 novembre sono in casa famiglia insieme alla madre Catherine

Non c’è stata la tregua natalizia per la cosiddetta “famiglia del bosco”. Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, la coppia anglo-australiana i cui tre figli sono stati trasferiti in una casa famiglia lo scorso 20 novembre, si apprestano a vivere un Capodanno fotocopia del Natale: solo due ore di incontro vigilato con il padre, senza la possibilità di consumare un pasto insieme o vivere la festività nella loro casa tra i boschi.

Nel frattempo, la battaglia legale si sposta su due fronti caldi: la capacità genitoriale e il diritto all’istruzione.

I legali della coppia hanno depositato una serie di lettere e testimonianze raccolte tra chi ha frequentato la casa di Chieti. Il ritratto che emerge è quello di un ambiente sereno: bagni caldi prima di dormire e lettura di storie della buonanotte e pasti sani e cura costante dei bisogni primari.

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 Testimoni che descrivono i genitori come presenti e attenti allo sviluppo emotivo dei piccoli.

A supporto della difesa, è stato nominato un medico di parte che seguirà la controperizia psichica richiesta dal Tribunale per i Minorenni dell'Aquila. I tempi della giustizia restano però lunghi: l'esito della perizia è atteso tra quattro mesi, periodo durante il quale i bambini rimarranno in struttura.

Il punto più critico sollevato dal Tribunale riguarda l’istruzione. La famiglia praticava l’unschooling (apprendimento spontaneo senza programmi prefissati), ma secondo la tutrice dei minori, l’avvocata Maria Luisa Palladino, i risultati sarebbero stati "scarsi", configurando gravi carenze disciplinari.

Dalla relazione delle autorità emerge un quadro che il giudice definisce preoccupante: i gemelli (6 anni) sfogliano libri adatti a bambini di 3 o 5 anni. Si rifiuterebbero di leggere, scrivere o colorare sia in inglese che in italiano, chiedendo agli educatori di farlo al loro posto.

La figlia maggiore (terza elementare) avrebbe serie difficoltà a leggere e persino a scrivere correttamente il proprio nome.

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La proposta del Tribunale: l'iscrizione immediata dei tre bambini alla scuola pubblica di Palmoli. La tutrice ha già contattato il sindaco Giuseppe Masciulli per organizzare un piano di recupero educativo presso l’Istituto comprensivo "Castiglione Messer Marino-Carunchio".

«Se si decidesse di proseguire con l'istruzione parentale — avverte il giudice — i genitori dovranno essere affiancati da precettori esterni per colmare le aree in cui risultano carenti.»

Nonostante i tentativi della difesa di ammorbidire le restrizioni per le feste, il programma non cambierà. Dopo il Natale, anche il 1° gennaio vedrà i tre fratellini incontrare il papà Nathan per sole due ore. Catherine e Nathan continuano a dichiararsi vittime di un pregiudizio legato al loro stile di vita alternativo, ma per le istituzioni il focus resta la tutela del diritto all'alfabetizzazione e alla socializzazione dei minori.

 

@Redazione Sintony News