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10 Dicembre 2025

Esce in Francia il libro in cui Nicolas Sarkozy racconta i 20 giorni di carcere

il 10 dicembre parte in Francia il tour nelle librerie attraverso il quale Nicolas Sarkozy racconterà i risvolti legati alla sua prigionia, raccolti nel suo nuovo libro, intitolato "Diario di un prigioniero

Il 10 dicembre Nicolas Sarkozy tornerà a incontrare i lettori francesi per presentare “Diario di un prigioniero” (Le Journal d’un prisonnier), il libro in cui racconta in prima persona le tre settimane trascorse nel carcere parigino di La Santé. L’ex presidente, 70 anni, ha deciso di partire da una libreria della capitale per poi proseguire il giorno successivo a Marsiglia. Tra le tappe annunciate anche Mentone, città dalla quale suo figlio Louis correrà come candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di marzo.

«Sono molto felice di tornare a incontrare i miei lettori», ha dichiarato Sarkozy presentando il volume pubblicato da Fayard. Una frase che segna il ritorno dell’ex capo di Stato sulla scena pubblica dopo mesi segnati da una vicenda giudiziaria ancora in corso.

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Il cuore del libro è la cronaca dei 20 giorni passati a La Santé, dove Sarkozy è stato detenuto dal 21 ottobre al 10 novembre in una cella separata dal resto della popolazione carceraria per ragioni di sicurezza. «In prigione, non c’è niente da vedere e niente da fare», ha scritto qualche settimana fa anticipando il contenuto del volume. «Dimentico il silenzio che non esiste nel carcere di La Santé, dove il rumore è, purtroppo, costante. Come nel deserto, la vita interiore si rafforza in prigione».

Il libro nasce proprio da quell’isolamento: pagine scritte su un «piccolo tavolo di compensato», come racconta lui stesso, per fissare emozioni, pensieri e dettagli quotidiani di un periodo che definisce «unico e difficile».

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Il detenimento di Sarkozy è legato alla condanna pronunciata lo scorso settembre: cinque anni di carcere per il finanziamento illecito della campagna elettorale del 2007, sostenuta — secondo quanto stabilito dai giudici — da fondi provenienti dal regime libico di Muammar Gheddafi. L’ex presidente ha ottenuto la libertà condizionale sostenendo l’assenza di rischi di fuga o di occultamento di prove, in attesa del nuovo processo d’appello previsto per il 2026.

Oggi Sarkozy vive sotto regime di sorveglianza giudiziaria. Nella sua udienza per la richiesta di scarcerazione ha voluto ringraziare «l’eccezionale umanità del personale carcerario», capace — a suo dire — di rendere «l’incubo della prigione sopportabile».

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Nel volume l’ex presidente non si limita al racconto della detenzione. Sarkozy dedica alcune pagine anche alla politica francese contemporanea, sostenendo che il Rassemblement National di Marine Le Pen «non rappresenta un pericolo» per il Paese. Un’affermazione destinata a fare discutere, soprattutto mentre la leader dell’estrema destra deve affrontare a sua volta un processo d’appello che potrebbe decidere il suo futuro politico in vista delle presidenziali del 2027.

Sarkozy rivela inoltre di aver telefonato a Le Pen per ringraziarla del sostegno «coraggioso e inequivocabile» ricevuto dopo la condanna. Una vicinanza inattesa, che nasce anche dal fatto che entrambi si trovano oggi al centro di importanti vicende giudiziarie.

 

 

 

@Redazione Sintony News