
La data del 7 novembre 1944 segna la nascita di Luigi Riva a Leggiuno. Oggi, 7 novembre 2025, Gigi Riva avrebbe compiuto 81 anni, e per la Sardegna, questa non è una semplice ricorrenza sportiva, ma un giorno di profonda e sentita emozione collettiva. Come scrive il Cagliari Calcio, è come festeggiare un familiare, un’aura protettiva che continua a vivere nel cuore di tutti.
"Rombo di Tuono", l'appellativo coniato da Gianni Brera, non è stato solo un campione: è diventato parte ineliminabile dell’identità sarda.
Riva ha indossato la maglia del Cagliari dal 1963 al 1976. In 315 presenze in Serie A, ha realizzato 164 gol, trascinando i rossoblù a un'impresa che è storia e leggenda: lo storico Scudetto del 1970.

I suoi numeri totali raccontano una carriera straordinaria: 249 reti in 442 partite tra club e Nazionale. Ancora oggi, con 35 gol in azzurro, Gigi Riva detiene il primato di miglior marcatore nella storia della Nazionale italiana, un record che resiste da decenni.
Nel 2005, a testimonianza di questo legame indissolubile, il Cagliari ha ritirato per sempre la sua maglia numero 11, e la città gli ha conferito la cittadinanza onoraria, riconoscendo non solo il campione, ma l’uomo di lealtà che scelse di legarsi per sempre alla Sardegna.
Gli auguri arrivano anche sui social da parte del figlio Nicola.
La celebrazione del suo compleanno è l'occasione per ricordare non solo i suoi gol, ma soprattutto i valori che ha incarnato: schivo, generoso, autentico. Gigi Riva appartiene alla gente che lo ha amato e che continua a farlo.
La stessa società Cagliari Calcio rievoca con emozione il significato che Riva ha avuto per una generazione: l'esempio di un eroe "dalla parte del giusto", che ha dato orgoglio e identità all'Isola, cancellando "brutte etichette". "Volevamo essere buoni e forti come lui, che non temeva il buio e parlava poco perché i forti non avevano bisogno di perdersi in mille discorsi, i forti agivano e basta," recita il commosso omaggio.
L'eredità di Riva è fatta di appartenenza, lealtà, rispetto, coraggio e la risoluzione a non arrendersi. La sua decisione di restare in Sardegna, nonostante avesse potuto "prendersi l’universo", viene interpretata come un supremo atto d'amore.
Oggi, 7 novembre, in Sardegna si onora "un passato che è ancora presente e sarà sempre futuro". Come disse Gianni Brera, uno come lui "non si è mai visto e mai più si vedrà. Dentro e fuori dal campo. Fedele a sé stesso, non ha tradito".
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