
Il piacere di una tazza di caffè o di un quadratino di cioccolato sta diventando sempre più costoso. Secondo recenti analisi sui prezzi delle materie prime, il cacao, il cioccolato e il caffè si piazzano al top della classifica dei rincari, registrando aumenti che in alcuni casi sfiorano il 60% rispetto agli anni precedenti.
Questo incremento vertiginoso si sta riversando inevitabilmente sui consumatori finali, rendendo i prodotti dolciari e le bevande calde tra i beni che hanno subito le variazioni di prezzo più significative.
In testa alla top ten dei rincari mensili il cioccolato, che in appena un mese sale del 2,7%. Medaglia d’argento per i gelati, +2,6%, al terzo posto il cacao e il cioccolato in polvere con +2,1%.

A guidare l'ondata di rincari è il cacao. Il prezzo di questa materia prima cruciale è salito in modo impressionante, spinto da una combinazione di fattori, tra cui problemi climatici nelle principali aree di produzione (soprattutto in Africa Occidentale) e speculazioni finanziarie.
Come diretta conseguenza dell'aumento del costo del cacao, il prezzo finale del cioccolato è aumentato notevolmente, con rincari che si attestano tra i più alti del settore alimentare.
Anche il caffè è fortemente interessato da questa tendenza al rialzo. L'aumento dei costi di produzione, unito alle difficoltà logistiche globali e alle scarse rese dei raccolti in alcuni Paesi chiave, ha spinto in alto il prezzo sia del chicco verde che del prodotto tostato finito.
Il risultato è che la pausa caffè, sia a casa che al bar, è diventata una voce di spesa più pesante per le tasche dei consumatori.

Gli esperti attribuiscono questa impennata a un insieme di problematiche che toccano l'intera filiera a eventi meteorologici estremi in zone di produzione strategiche hanno danneggiato i raccolti di cacao e caffè.
L'aumento dei costi dell'energia e del trasporto globale incide pesantemente sulla lavorazione e sulla distribuzione delle materie prime.
Il settore ora guarda con preoccupazione ai mesi successivi, temendo che la pressione inflazionistica su questi beni di largo consumo possa continuare a erodere il potere d'acquisto dei consumatori.
@Redazione Sintony News