News

Attualità
1 Novembre 2025

Strage di famiglia del '98: Elia Del Grande fugge da una comunità terapeutica

Il 49enne, che nel 1998 uccise padre, madre e fratello nel Varesotto, si è allontanato dalla struttura in Sardegna dove era sottoposto a una misura di sicurezza

È scattato l'allarme per la fuga di Elia Del Grande, l'uomo che nel gennaio del 1998 massacrò la sua famiglia a Cadrezzate (Varesotto), in un caso noto come la "strage dei fornai". Del Grande, oggi 49 anni, si è allontanato dalla comunità terapeutica in Sardegna dove era stato collocato con una misura di sicurezza.

L'uomo era destinatario di un provvedimento di libertà vigilata, emesso dal Tribunale di Sorveglianza, a seguito di recenti episodi di reato (furti e molestie) che lo avevano portato a essere nuovamente ritenuto socialmente pericoloso. Inizialmente, i giudici avevano disposto il suo collocamento in una casa-lavoro nel Modenese, dove si trovava da settembre, ma successivamente sarebbe stato trasferito nella struttura sarda da cui è fuggito.

Quando i figli uccidono i genitori: i delitti più famosi della cronaca nera  italiana - Corriere.it

Il nome di Elia Del Grande è legato a uno dei fatti di cronaca più efferati di fine anni '90. La notte del 7 gennaio 1998, all'età di 22 anni, uccise a colpi di pistola il padre, la madre e il fratello nella loro casa a Cadrezzate. La famiglia era molto conosciuta in zona per essere titolare di una nota forneria.

Secondo le indagini dell'epoca, il movente del triplice omicidio sarebbe riconducibile a forti contrasti familiari, legati in particolare alla relazione del giovane con una ragazza di Santo Domingo.

La fuga di Del Grande ha immediatamente mobilitato le forze dell'ordine. Le ricerche si concentrano in Sardegna, nelle immediate vicinanze della comunità da cui si è allontanato, ma si estendono anche nel Varesotto, la zona d'origine dell'uomo e dei tragici fatti del 1998.

Organizzano la fuga dal carcere su un'auto a noleggio: fermati

Elia Del Grande avrebbe dovuto trascorrere un periodo di circa sei mesi nella struttura sarda, in attesa di una nuova valutazione sulla sua pericolosità sociale. La sua fuga pone ora l'attenzione sulla gestione e il controllo degli individui sottoposti a misure di sicurezza fuori dal contesto carcerario.

 

 

@Redazione Sintony News