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23 Ottobre 2025

Chiesto processo per il padre di Elisabetta Gregoraci

È accusato di aver ripetutamente maltrattato, molestato e minacciato l'ex compagna durante il periodo di convivenza, durato fino al 2021, anche in presenza della figlia minore

Mario Gregoraci, 74 anni, padre della showgirl e conduttrice televisiva Elisabetta Gregoraci, è finito nel mirino della Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha chiesto il suo rinvio a giudizio. L'uomo dovrà comparire il prossimo 5 novembre davanti al Gup del Tribunale di Catanzaro per rispondere alle pesanti accuse di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali.

Le accuse, riportate dal Corriere della Sera, fanno riferimento a presunte condotte commesse nei confronti dell'ex compagna, Rosita Gentile, di 56 anni.

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La richiesta di rinvio a giudizio scaturisce dalle denunce presentate dalla donna. Secondo l'ipotesi della Procura di Catanzaro, basata sulle dichiarazioni di Rosita Gentile, Mario Gregoraci avrebbe ripetutamente maltrattato, molestato e minacciato l'ex compagna durante il periodo di convivenza, durato fino al 2021, anche in presenza della figlia minore.

Dopo la separazione, l'uomo non avrebbe interrotto le sue condotte, continuando a porre in essere atti persecutori, pedinando e controllando gli spostamenti dell'ex compagna. Le violenze e i maltrattamenti avrebbero provocato a Rosita Gentile lesioni e traumi refertati dai sanitari.

Il GIP ha inoltre disposto l'applicazione del divieto di dimora a carico di Mario Gregoraci nei comuni di Davoli e Soverato.

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Sulla vicenda è intervenuto l'avvocato Fabio Tino, difensore di Rosita Gentile, che in una nota ha voluto richiamare alla responsabilità informativa, ribadendo che non si può parlare di "semplicisticamente di dichiarazioni unilaterali o di semplice deteriorarsi del rapporto".

"È necessario mantenere un sano equilibrio tra il diritto di difesa dell'indagato e la sua presunzione di innocenza, che sicuramente va tutelata in questa fase senza però dimenticare la tutela della dignità della persona offesa," ha affermato l'avvocato Tino, aggiungendo che è "triste" assistere sui social ad attacchi rivolti alla presunta vittima, "tacciata di volere cercare una visibilità che nessuno di noi vuole ottenere in questi termini".

 

 

@Redazione Sintony News