“Ipensaci”, chiedeva un cartellone tra le prime file dell’Arena di Verona, ma Umberto Tozzi non ha avuto dubbi: “Ogni cosa ha il suo tempo”. Dopo cinquant’anni di carriera, il cantautore torinese ha scelto di dire addio alle scene, chiudendo il suo percorso artistico con “L’ultima notte rosa – The Final Tour”, una grande festa che sabato sera ha infiammato l’Arena davanti a 10mila spettatori.

Sul palco, insieme a lui, colleghi e amici come Raf, The Kolors, Hauser e Laura Pausini, in una serata carica di emozione e nostalgia. “Sono contento di finire così – ha detto Tozzi, incontrando la stampa a Milano –. Qualcuno mi ha detto che non sembra la fine di una carriera, ma per me lo è. Nessun ripensamento: ci sono altri progetti, non musicali, di cui parlerò più avanti. Sono fiero di essere arrivato qui, di chiudere con gratitudine e leggerezza”.

Il tour, partito nel giugno 2024 dalle Terme di Caracalla a Roma, ha attraversato alcune delle location più suggestive del Paese – da Piazza San Marco a Venezia al Teatro Antico di Taormina, fino al Forte di Bard – per concludersi dove tutto è iniziato, all’Arena di Verona.
Tozzi ha voluto dare un significato preciso anche alla struttura del suo ultimo viaggio: sette date in Italia, come le lettere del suo nome, e cinque all’estero, come quelle del cognome. “La ‘I’ di Tozzi sarà l’ultimo concerto – ha scherzato –. Poi chiuderò davvero questo capitolo”.

Durante la serata veronese, tra “Ti Amo”, “Gloria” e gli altri successi che hanno segnato la storia della musica italiana, Tozzi ha presentato anche “Vento d’aprile”, un inedito dedicato a Elisa, una bambina scomparsa nel 2020 per una rara forma di leucemia.
Il brano farà parte di un doppio disco dal vivo in uscita il 28 novembre, insieme ad altri quattro inediti. I proventi dello streaming saranno devoluti alla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.

Lo show di Verona sarà trasmesso prossimamente su Canale 5, ma Tozzi ha svelato anche un’altra ambizione: “Vorrei farne un documentario. Sarebbe il modo perfetto per fissare questo momento e condividere con il pubblico l’emozione di un ultimo giro di giostra”.

Nel ripercorrere la sua lunga carriera – che lo ha portato a vendere 27 milioni di copie e a ricevere un Golden Globe nel 1982 grazie a “Gloria” – Tozzi non ha nascosto una nota di amarezza per il panorama musicale attuale:
“Non vedo nuove personalità vocali. Mi auguro che emergano cantautori capaci di scrivere testi forti e di avere voci riconoscibili. Ai miei tempi non pensavo che la mia musica potesse varcare la frontiera di Chiasso, e invece ‘Ti amo’ conquistò il mondo”.

Il 5 marzo 2026, da Eboli, partiranno le 12 date dell’ultimo tour mondiale. Poi calerà il sipario. “Il palco è sempre stato il posto più divertente del viaggio, ma ho progetti che mi appassionano e credo di riuscire a riempire il vuoto del non andare più in tour – ha concluso Tozzi –. Mi piacerebbe scrivere una colonna sonora, staccarmi dalla forma classica della canzone pop e sperimentare nuove sonorità. Ogni cosa ha il suo tempo. Il mio, sul palco, è arrivato al finale”.

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