Ci sono voluti tre anni di lavoro, centinaia di ingegneri e tecnici specializzati e un impegno tecnologico senza precedenti per completare quella che è già stata definita una delle più spettacolari opere infrastrutturali del mondo: il ponte sul Grand Canyon di Huajiang, inaugurato nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest della Cina.
Il ponte nasce a 625 metri di altezza sopra il fiume Beipan, in un’area montuosa nota come “la crepa della Terra”, dove fino a ieri servivano due ore di viaggio per collegare i territori ai due estremi del canyon. Oggi, grazie a questa struttura mastodontica, il tempo di percorrenza si riduce a due soli minuti.
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione delle autorità locali e di una folla di curiosi, accorsi per ammirare un colosso ingegneristico che vanta più di un primato. Oltre a essere il ponte più alto del pianeta, con un dislivello dal suolo pari a quasi nove volte l’altezza del Golden Gate di San Francisco, la sua campata principale di 1.420 metri ne fa anche il ponte con la campata più grande mai costruito in una zona montuosa.
Non è la prima volta che la provincia di Guizhou sale agli onori delle cronache per le sue infrastrutture ardite: qui si trova anche il ponte Beipanjiang (565 metri), ora retrocesso al secondo posto nella classifica mondiale. Quasi la metà dei 100 ponti più alti del mondo si trovano proprio in questa regione, confermando il ruolo centrale della Cina nella sfida ingegneristica globale.
Il nuovo ponte non è solo un’opera funzionale, ma anche un’attrazione turistica. All’interno della struttura sono stati realizzati ascensori panoramici, una sala di osservazione vetrata e perfino un caffè in cima a una delle torri, con vista mozzafiato sul vuoto. Sono previste attività estreme come il paracadutismo e il bungee jumping, con l’obiettivo di trasformare l’infrastruttura in un polo di richiamo internazionale.
“L’apertura del ponte Huajiang Grand Canyon apporta enormi miglioramenti alle condizioni di trasporto regionali e dà nuovo impulso allo sviluppo economico e sociale” ha dichiarato Zhang Yin, capo del dipartimento provinciale dei trasporti.
L’impresa è stata resa possibile grazie a tecnologie di ultima generazione: materiali ad altissima resistenza, sistemi antivento, droni e satelliti per il controllo millimetrico dei lavori, fino ai “cavi intelligenti” capaci di monitorare in tempo reale pressione, umidità e temperatura. In caso di necessità, i sensori attivano automaticamente deumidificatori e sistemi di allarme, garantendo la sicurezza costante della struttura.
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