Un sintomo apparentemente innocuo, tornato a distanza di decenni, è stato il primo campanello d’allarme della malattia che oggi affligge Bruce Willis. A raccontarlo è la moglie dell’attore, Emma Heming Willis, ospite del podcast Next Question condotto da Katie Couric.
“È iniziato tutto con il suo balbettio – ha spiegato la 47enne –. Bruce aveva sofferto di balbettio da bambino e improvvisamente è ricomparso. Mai avrei pensato che fosse un sintomo di demenza precoce”.
Il racconto si fa intimo e insieme carico di un messaggio di prevenzione: "Se a 40, 50 o 60 anni vedi una persona cambiare drasticamente – nel linguaggio, nel comportamento o nella personalità – è un segnale che qualcosa nel cervello non va e va indagato. Le parole non venivano più naturali, Bruce era confuso, e anch’io mi sentivo disorientata. A un certo punto devi prendere il toro per le corna. Conosci la persona che ami meglio di chiunque altro: è giusto farsi sentire, andare dai medici, pretendere risposte".
Bruce Willis, 70 anni, soffre di demenza frontotemporale e di afasia progressiva primaria, una rara malattia neurologica che compromette le funzioni del linguaggio e rende progressivamente più difficile comunicare.
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