La Valmalenco piange la sua mascotte: Bambi, il cervo dalla storia travagliata e commovente, è morto il 29 settembre, nell'oasi ecofaunistica di Braciascia a Chiesa in Valmalenco, in provincia di Sondrio, dove era ospite da tempo.
Bambi non era un cervo come gli altri. La sua fama era nata quando, da piccolo, era stato trovato in un bosco e cresciuto con amore dalla famiglia di Giovanni Del Zoppo, un allevatore locale. Cresciuto in casa, l'animale aveva sviluppato un legame unico con i suoi "genitori adottivi".
Tuttavia, la sua crescita e la normativa avevano reso impossibile la permanenza nel recinto delle capre dell'allevatore. Ne era seguito un primo trasferimento in una struttura dedicata ai cervi che non potevano essere reimmessi in natura.
Questo allontanamento aveva innescato una vera e propria battaglia popolare che aveva visto la Valmalenco mobilitarsi per un unico obiettivo: riportare Bambi a casa. Il movimento aveva portato alla realizzazione di un mega recinto appositamente costruito nell'oasi di Braciascia per ospitarlo, garantendogli un ambiente idoneo che consentisse al tempo stesso il suo ricongiungimento con la famiglia Del Zoppo.
L'epilogo di questa vicenda, che aveva fatto il giro d'Italia, aveva visto Bambi tornare nel suo angolo di paradiso in Valmalenco, non più da solo, ma affiancato da due cerve arrivate da un'oasi nel Bresciano, a testimonianza dell'amore e della tenacia della sua comunità.
@Redazione Sintony News